Putin si dice «pronto al dialogo», Medvedev parla di conflitto globale. Il nemico? Non è l'Ucraina, ma l'Occidente
MOSCA - «Siamo pronti per il dialogo con l'Ucraina. Se non fosse stato per la posizione dell'Occidente, i combattimenti in Ucraina sarebbero cessati un anno e mezzo fa». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista, citato da Interfax.
«La Federazione russa anche dopo l'inizio» dell'operazione speciale «ha cercato di porre fine al conflitto, ma l'Ucraina non lo voleva», ha aggiunto.
Alla domanda «Perché la Russia non ha avviato prima l'operazione militare speciale», il leader del Cremlino ha affermato: «Speravamo nella decenza dei nostri partner», facendo riferimento all'attuazione degli accordi di Minsk. «Mosca non sapeva che gli europei non li avrebbero attuati», ha affermato Putin nell'intervista a Pavel Zarubin, riporta Ria Novosti.
Medvedev e lo spettro della guerra globale
Alle parole del presidente Putin bisogna aggiungere quelle di colui che è stato sia suo successore (per un mandato) che suo antico primo ministro. «I tentativi di riportare la Russia entro i confini del 1991 porteranno solo a una cosa: verso una guerra globale con i Paesi occidentali utilizzando l'intero arsenale strategico del nostro Stato" contro "Kiev, Berlino, Londra, Washington e contro tutti gli altri bellissimi luoghi storici che sono stati a lungo inclusi negli obiettivi della nostra triade nucleare» ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev.
L'avanzata dopo Avdiivka e le perdite russe
«Le forze russe hanno liberato Avdiivka nella Repubblica popolare del Donetsk il 17 febbraio, avanzando poi di 8,6 chilometri». Lo ha detto il ministero della Difesa russo secondo quanto riferisce la Tass. La conquista della città avrebbe avuto un prezzo estremamente alto, secondo l'Ucraina. Secondo il comandante delle truppe 'Tavria' schierate nel settore, Oleksandr Tarnavsky, citato dall'emittente pubblica Suspilne, nella fase attiva dei combattimenti iniziata il 10 ottobre 2023 l'esercito russo ha perso quasi 50.000 soldati e più di 1.300 unità di equipaggiamento militare.