A dirlo la direttrice esecutiva di Unicef Catherine Russell al Consiglio di Sicurezza Onu.
NEW YORK - «Anni di disordini politici e condizioni economiche devastanti hanno portato alla proliferazione dei gruppi armati ad Haiti. Oggi, circa 2,7 milioni di persone, tra cui 1,6 milioni di donne e bambini, vivono in aree sotto il loro effettivo controllo». Lo ha detto la direttrice esecutiva di Unicef Catherine Russell al Consiglio di Sicurezza Onu.
«Ogni giorno bambini vengono feriti o uccisi. Alcuni vengono reclutati o si uniscono a gruppi armati per pura disperazione. Dati recenti dell'Unicef indicano che dal 30% al 50% dei gruppi armati haitiani hanno attualmente bambini tra le loro fila», ha aggiunto, sottolineando che finora, nel 2024, la violenza è continuata e addirittura si è intensificata.
«Dall'inizio dell'anno, più di 2'500 persone sono state uccise, ferite o rapite, e l'Onu ha accertato più di 400 gravi violazioni dei diritti dei bambini, mentre più di 180'000 minori sono attualmente sfollati interni», ha detto ancora.
L'insicurezza a Port-au-Prince ha inoltre reso praticamente impossibile che le forniture sanitarie e di cibo raggiungano almeno 58'000 bambini affetti da grave deperimento nell'area metropolitana, e circa 15'000 bambini affetti da malnutrizione rischiano di morire.