Gisèle Pelicot, vittima di stupri per 10 anni, si difende dalle accuse di complicità nel processo contro l'ex marito e altri 50 imputati
PARIGI - Gisèle Pelicot, la principale vittima al processo degli stupri in serie nel sud della Francia, ha attaccato oggi - nel corso del processo contro l'ex marito che l'avrebbe drogata e poi stuprata e fatta violentare da decine di uomini - chi la sospetta di un'eventuale complicità. Secondo la donna, ad accennare ad un suo presunto ruolo negli stupri che ha subito per 10 anni, dal 2011 al 2020, sarebbero stati alcuni avvocati degli accusati.
"Da quando sono arrivata in quest'aula - ha detto Gisèle Pelicot - mi sento umiliata. Mi trattano da ubriacona, da una che si mette in un tale stato di ebbrezza da essere complice del signor Pelicot", il suo ex marito e principale imputato al processo. "Per me - ha detto ancora la donna - è davvero umiliante e degradante ascoltare queste cose". Gli imputati, accusati di averla stuprata a sua insaputa, sono 51.
Ieri in un'aula del tribunale di Avignone è arrivata la testimonianza dell'ex marito, che documentava tutti gli stupri nei suoi file archiviati sul computer: «Confesso tutti i fatti di cui sono accusato, senza eccezioni», ha detto Dominique Pelicot, accusato di aver drogato la moglie per 10 anni per stuprarla e farla stuprare da decine di uomini. L'uomo ha confessato di aver abusato della moglie: «Sono uno stupratore» ha ammesso. Poi rivolgendosi al banco degli accusati, dove siedevano alcuni dei 50 coimputati con lui nel processo ha aggiunto: «Lo sono come loro, utti loro conoscevano lo stato di mia moglie prima di venire, sapevano tutto, non possono dire di no».
La vicenda
L'incredibile vicenda, con la moglie drogata dal marito per 10 anni, fino al 2020, e "proposta" ad altri uomini che la violentavano a turno senza contropartita, è venuta alla luce soltanto quando l'uomo fu fermato mentre stava girando un video che riprendeva sotto le gonne tre donne in un centro commerciale. Passando al setaccio il suo computer, gli inquirenti scoprirono file registrati nel corso di 10 anni con stupri e violenze di ogni genere su sua moglie, oggi sua ex moglie, Gisèle, tutti girati nella casa in cui viveva la coppia, a Mazan.