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GUERRA COMMERCIALE

«Il più grande attacco al libero scambio dalla Seconda guerra mondiale»

«La produttività diminuirà perché i dazi comprometteranno la divisione internazionale del lavoro» prevede il presidente Ifo, Clemens Fuest
DPA
Fonte Ats Ans
«Il più grande attacco al libero scambio dalla Seconda guerra mondiale»
«La produttività diminuirà perché i dazi comprometteranno la divisione internazionale del lavoro» prevede il presidente Ifo, Clemens Fuest

BERLINO - «Quella di oggi è una giornata amara per l'economia mondiale». È questo il commento del presidente dell'istituto economico tedesco Ifo, Clemens Fuest, all'annuncio dei dazi di Donald Trump.

«Se gli Stati Uniti si atterranno alle tariffe annunciate, si tratterà del più grande attacco al libero scambio dalla Seconda Guerra Mondiale», ha continuato. I dazi potrebbero già ridurre il prodotto interno lordo tedesco dello 0,3% quest'anno e quindi «spingere la crescita economica sotto la linea dello zero».

Fuest fa i conti anche con la strategia di Trump nel suo complesso: «La competitività di un'economia si misura con la sua produttività, non con la bilancia commerciale estera. La produttività diminuirà perché i dazi comprometteranno la divisione internazionale del lavoro», afferma.

«Se Trump vuole attrarre investimenti negli Stati Uniti e allo stesso tempo ridurre il deficit commerciale, gli americani stessi dovranno risparmiare di più. Ciò richiederà dolorosi aggiustamenti sotto forma di riduzione dei consumi». Anche l'idea di sostituire completamente le imposte dirette con le tariffe è illusoria. Se Trump vuole anche ridurre il deficit di bilancio, «i tagli alle tasse non funzioneranno».

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