La dimostrante, ex militare di 35 anni, è stata uccisa mentre tentava di fare irruzione in un corridoio del Campidoglio
WASHINGTON - La manifestante uccisa all'interno del Campidoglio nel corso dell'incursione avvenuta ieri è stata identificata dai media americani come Ashli Babbit, di San Diego, in California (vedi sotto). Ex membro delle Forze aeree e sostenitrice di Trump, la 35enne è stata raggiunta da un proiettile sparato dalla polizia del parlamento e la sua morte divide già la rete tra chi la definisce una «terrorista» e chi una «patriota».
«Perché nessuno parla di Ashli Babbit? Avrà un funerale di Stato? I politici andranno alle sue esequie e raccoglieranno soldi per la sua famiglia?», si chiede per esempio su Twitter Steven Timbrook, di Coweta, in Oklahoma, che si definisce «un fiero repubblicano trumpiano» e nel suo commento fa riferimento all'uccisione di George Floyd. «No, per la miseria! Perché? Perché non era una criminale già nota alla giustizia, ma una ex militare che ha servito per 14 anni. Un'orgogliosa, impegnata patriota trumpiana!», aggiunge.
Altri ironizzano sullo sdegno causato nei mesi e negli anni scorsi dalla morte di donne afroamericane ingiustamente uccise dalla polizia, come Breonna Taylor, e gridano la propria rabbia facendo proprio l'hashtag usato allora, #SayHerName, "Di' il suo nome". «Una dimostrante disarmata uccisa a colpi di pistola dalla polizia del Campidoglio. La sinistra dirà il suo nome o lei era dalla parte sbagliata della politica... Quella che merita di morire?», si chiede per esempio @PathPDX, che dice di lottare «contro la macchina corrotta dell'establishment».
Molti utenti di Twitter, però, ricordano che #SayHerName è un hashtag creato per le donne afroamericane uccise ingiustamente dalla violenza di polizia e ritengono che l'uccisione di Ashli Babbit sia, invece, legittima. «Il suo nome è Ashli Babbit ed è di tendenza con l'hashtag #SayHerName perché stupidi sostenitori di Trump comparano una criminale che viola il proprio giuramento alle Forze Aeree degli Stati Uniti e fa irruzione nel Campidoglio a una ragazza di colore uccisa in casa propria», scrive per esempio @Mitla96.
«Mi spiace, ma il movimento #SayHerName è per le donne di colore innocenti uccise per mano della polizia. Non per Ashli Babbit, che ha compiuto un atto di terrorismo irrompendo in un edificio federale in mezzo a una folla armata di terroristi interni arrabbiati», le fa eco @blackgirlmed, che nella sua bio dice che, per lei, «Dio viene prima di tutto».
La famiglia di Ashli Babbit ha confermato al San Diego Union-Tribune che la persona colpita a morte mentre tentava di fare irruzione nel Corridoio dei presidenti della Camera in Campidoglio è proprio l'ex militare 35enne. In un video si vede una donna che prova a entrare nell'area dal vetro di una porta precedentemente rotto e viene raggiunta da un singolo colpo di pistola al petto che la scaraventa a terra di schiena. Il capo della polizia di Washington, Robert Contee, ha confermato che lo sparo è partito da un agente, ma non ha rivelato il nome della persona colpita.
BREAKING: Family confirms woman shot & killed at Capitol is Ashli Babbit. She owned a business in San Diego w/ her huband who did not come to DC. “I really dont know why she decided to do this,” her mother-in-law tells me. Police have not confirmed circumstances of shooting pic.twitter.com/OOYpNWpMLg
— Lindsay Watts (@LindsayAWatts) January 7, 2021