La crociata dell'ex-presidente contro i social che lo hanno esiliato continua in tribunale della Florida
MIAMI - L'ex-presidente Donald Trump ha portato il suo "social ban" davanti a una corte federale della Florida questo venerdì. Stando a quanto scrivono i media americani, Trump vorrebbe che la legge costringesse Twitter a sbloccargli il suo seguitissimo, e famigerato, account Twitter.
Stando a Bloomberg, nell'ingiunzione presentata al giudice si sostiene che il social network abbia agito «sotto pressione dei suoi avversari politici del Congresso».
Inoltre, sempre stando al testo, Twitter avrebbe «un grandissimo potere di influenzare il discorso politico», una preponderanza «senza precedenti nella storia del Paese», «potenzialmente molto pericolosa per il libero dibattito».
In precedenza, lo ricordiamo, i legali del magnate avevano già querelato non solo Twitter ma anche Facebook e Google, e i loro capi, per la «censura illegale dei pensieri conservatori».
L'esilio da tutti i social (YouTube compreso) era stato deciso dai colossi hi-tech in seguito all'assalto al Campidoglio dello scorso 6 gennaio.
L'invasione da parte dei manifestanti, aizzati da Trump, era costato la vita a 4 persone. In seguito 52 degli invasori sono stati arrestate e processate.