A un anno dall'incidente aereo avvenuto nella Cina meridionale non ci sono ancora stati risvolti nelle indagini
PECHINO - A un anno dal disastro non si conoscono i perché. E per diverso tempo ancora il crash aereo avvenuto esattamente un anno fa in Cina potrebbe rimanere avvolto dal mistero. Il motivo: l'incidente è stato troppo particolare e raro, in quanto il velivolo si è quasi completamente disintegrato nell'impatto con il suolo.
Se tra i mesi di giugno e maggio dello scorso anno fonti vicine alle indagini - lato americano - avevano dichiarato ci fossero tutti gli elementi necessari per stabilire che la causa della morte delle 132 persone (123 passeggeri e 9 membri dell'equipaggio) che viaggiavano a bordo di un Boeing 737-800 della China Eastern Airlines fosse riconducibile a un gesto estremo, le autorità cinesi non si sbilanciano, anzi.
L'Amministrazione dell'aviazione civile della Cina (Caac), che ha tenuto lunedì una conferenza stampa in occasione della pubblicazione del primo rapporto sulle indagini del crash aereo, ha dichiarato che parlare di un gesto deliberato «ha gravemente fuorviato il pubblico» e «interferito con le indagini in corso». Quindi a che punto siamo?
Il documento consiste in tre paragrafi con pochissime indicazioni sui risultati finora raggiunti e nulla sul contenuto delle due scatole nere. Stando a quanto dichiarato, sono state analizzate finora più di cento componenti ritrovate sul sito dello schianto.
«La squadra investigativa ha svolto gran parte del lavoro, tra cui analisi del sito e dei dati. Sono state condotte numerose interviste al personale della compagnia e indagini sperimentali. Ma siccome l'incidente è stato un evento estremamente raro e particolare, dobbiamo continuare a investigare in profondità». Il Caac pensa che ci vorranno ancora almeno altri dodici mesi di indagini.
Se da un lato, quindi, la Cina si giustifica citando la rarità dell'evento, le complicazioni che ne derivano e il fatto di star cercando di arrivare a delle conclusioni utili in materia di sicurezza aerea globale, altri Paesi lamentano una mancanza di dati a distanza di un anno dall'incidente.
Queste le parole di Tim Atkinson consulente in materia di rischio aereo ed ex ispettore senior presso l'Air Accidents Investigation Branch del Regno Unito, riportate dal Wall Street Journal: «L'incapacità della Cina di pubblicare informazioni o risultati significativi lascia molte domande senza risposta, il che è inutile per la comunità dell'aviazione internazionale e profondamente sconvolgente per le persone colpite».