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L'evacuazione nella regione è già in corso. Zelensky: «La conferma, di fronte al mondo intero, che sono terroristi»
NOVA KHAKOVKA - La diga di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson, è stata colpita e danneggiata in modo grave durante la notte. Le autorità militari di Kiev, in un comunicato diramato in queste ore, hanno rivolto l'indice contro «le forze d'occupazione».
«L'entità dei danni» così come il rischio effettivo di inondazioni e il volume d'acqua fuoriuscito sono «in fase di chiarimento», ha fatto sapere il comando dell'esercito ucraino. L'evacuazione è già in corso. Si stima che siano circa 16mila le persone in zona critica.
Nel frattempo è però già iniziato il consueto rimbalzo di responsabilità; il sindaco di Nova Kakhovka, un russofilo, aveva inizialmente negato ogni danneggiamento alla struttura, che è stato però confermato in un secondo momento anche dall'agenzia di stampa russa Tass. Il tam-tam è in corso anche sui social network, dove account vicini a Mosca addossano le colpe agli ucraini, accusandoli di aver fatto saltare in aria la diga.
Zelensky: «La conferma, di fronte al mondo, che sono terroristi»
Un filmato dell'acqua che si riversa oltre la diga danneggiata sono state pubblicate su Telegram anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che rivolge ai russi l'accusa di terrorismo. E, prosegue, «la distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka conferma di fronte a tutto il mondo che devono essere cacciati da ogni angolo di terra ucraina. Non gli deve essere lasciato un solo metro, perché sfruttano ogni metro per il terrore». «Questi terroristi non saranno in grado di fermare l'Ucraina né con l'acqua, né con i missili, né con altro».
