Il settimanale "Oggi" in edicola domani anticipa l'ipotesi dello spionaggio nucleare, a pochi km dal luogo del naufragio.
SESTO CALENDE - L'indiscrezione è del settimanale "Oggi". E aggiunge un altro tassello dai risvolti inquietanti al percorso che l'inchiesta giornalistica italiana e israeliana ha imboccato, fin dai primi istanti successivi al naufragio sul Lago Maggiore, avvenuto dieci giorni fa.
E cioè che i 21 agenti segreti del Mossad israeliano e dell'Aise italiano non si trovassero a bordo del "Goduria", poi affondato, solo per fare squadra o per un ultimo saluto conviviale dopo giorni di missioni e pedinamenti tra Piemonte e Lombardia, a due passi dal Ticino.
Ebbene, secondo le indiscrezioni di chi frequenta il lago e in particolare dei diportisti, raccolte e anticipate dal settimanale, il sabato antecedente alla tragedia, lo skipper attualmente indagato e la moglie Anna di origini russe, che ha perso la vita nel naufragio, avrebbero accennato a un appuntamento fissato la domenica, «per portare in gita sul lago un gruppo di Euratom».
Ma di cosa si tratta esattamente? Il centro Euratom Ccr con i suoi laboratori si trova intanto a Ispra - a pochi km dal luogo dove si è inabissata l'imbarcazione - e riveste a livello europeo, dalla seconda metà degli anni Cinquanta, un ruolo rilevante nella ricerca nucleare, in fatto di tutela, non proliferazione e sicurezza, incluso il trattamento delle scorie radioattive.
Rivelazione, quest'ultima, che trova l'aggancio con quanto emerso nei giorni scorsi, quando si era fatta più concreta la possibilità che i Servizi dei due Paesi stessero lavorando per limitare o impedire le capacità dell'Iran di armarsi, recuperando componenti utili allo scopo.
Infine sempre "Oggi" riferisce che anche la Tv israeliana Channel 12, citando fonti dei servizi di Tel Aviv, avrebbe confermato «l’incontro tra agenti segreti israeliani e italiani in una località sul Lago Maggiore per la chiusura di una lunga operazione coronata da successo legata alle tecnologie di armamento non convenzionale iraniane».