Danneggiati o distrutti silos, cisterne, magazzini e capannoni
KIEV - Diversi incendi sono scoppiati nella notte in seguito agli attacchi russi alle strutture portuali e industriali ucraine di Izmail nel distretto di Odessa, sul fiume Danubio, al confine con la Romania.
«Un silos di grano è stato danneggiato», ha riferito su Twitter il ministero della Difesa di Kiev, «il grano ucraino ha il potenziale per sfamare milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, la Russia ha scelto la strada delle uccisioni, della fame e del terrorismo».
"Il nemico ha attaccato le strutture portuali e le infrastrutture industriali sul Danubio", ha dichiarato l'ufficio del procuratore su Telegram, aggiungendo che «a seguito degli attacchi, sono stati danneggiati o distrutti un silos, capannoni per il grano, cisterne del terminal merci, magazzini e locali amministrativi».
«Un'altra notte di guerra» - «Un'altra notte di guerra, un'altra notte di lavoro per la nostra eroica difesa aerea», ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo gli attacchi della notte lanciati dalla Russia.
«Ci stiamo difendendo al massimo delle nostre capacità. Abbiamo abbattuto molti Shahed. Fortunatamente non ci sono state vittime. Purtroppo, ci sono danni. I più significativi sono nel sud del Paese. I terroristi russi hanno nuovamente attaccato i porti, il grano e la sicurezza alimentare globale. Il mondo deve rispondere. Quando i porti civili vengono presi di mira, quando i terroristi distruggono deliberatamente persino gli elevatori di grano, è una minaccia per tutti i continenti. La Russia deve essere fermata», ha scritto ancora Zelensky sul suo canale Telegram.