Si tratta del vulcano più giovane e più attivo dell'isola, che nel 2020 ha registrato diverse eruzioni nei suoi crateri sommitali.
HONOLULU - Il vulcano Kilauea, «nuvola di fumo che sale» nella lingua polinesiana, ha ricominciato a eruttare domenica, dopo uno stop di quasi tre mesi, secondo l'Istituto Geologico degli Stati Uniti (Usgs) e come riporta la Cnn.
L'eruzione è iniziata alle 3:15 circa del pomeriggio, nel cratere Halemaʻumaʻu, nella caldera del Kilauea, all'interno del Parco Nazionale dei Vulcani delle Hawaii.
Kilauea è il vulcano più giovane e più attivo dell'isola, che nel 2020 ha registrato diverse eruzioni nei suoi crateri sommitali. «L'eruzione è stata preceduta da un periodo di forte sismicità e da un innalzamento della vetta» ha spiegato l'Usgs. Alcuni video mostrano la lava che fuoriesce dalle fessure alla base del cratere, ma da domenica l'attività è stata limitata alla sommità.
«In questo momento la lava è confinata alla vetta e non rappresenta una minaccia per la comunità», ha dichiarato l'Agenzia per la Gestione delle Emergenza delle Hawaii.
Con il vulcano in eruzione, le preoccupazioni principali sono il gas vulcanico e i detriti portati dal vento.«I forti venti possono trasportare particelle più leggere a distanze maggiori», ha affermato l'Usgs, «i residenti e i visitatori dovrebbero ridurre al minimo l'esposizione a queste particelle vulcaniche, che possono causare irritazioni alla pelle e agli occhi».
L'ultima breve eruzione del Kilauea è stata a giugno, con fontane di lava alte più di 60 metri. L'eruzione si è conclusa il 19 giugno, sempre secondo quanto riporta l'Usgs.
Una dei risvegli più distruttivi è stato registrato nel 2018. Uno dei disastri vulcanici peggiori nella storia recente delle Hawaii, ha raso al suolo centinaia di case, costringendo l'evacuazione dei quartieri circostanti.
«Da quell'evento del 2018, il Kilauea ha vissuto cambiamenti quasi costanti con episodi distinti di calma, disordini, eruzioni e tutto il resto», ha affermato l'Usgs.