GIAPPONEAbusi sessuali subiti dal noto talent scout, in 300 chiedono i danni

TOKYO  - Oltre 300 persone hanno richiesto un risarcimento per gli abusi sessuali subiti dal più noto talent scout giapponese, il defunto Johnny Kitagawa, lo segnala la sua agenzia, citata dalla Bbc. Le accuse contro Kitagawa, morto nel 2019, sono tornate alla ribalta dopo che un documentario della catena televisiva britannica ha convinto altre vittime a farsi avanti.

Un'inchiesta indipendente conclusa a settembre denunciava che il magnate della musica aveva abusato di centinaia di ragazzi e giovani nel corso di sessant'anni di carriera. Oggi l'agenzia Johnny & Associates ha rivelato che 478 persone hanno risposto a un sito web creato per chiedere un risarcimento, 325 delle quali reclamavano i danni come vittime. L'agenzia ha segnalato che 150 di queste persone erano ex talenti.

L'agenzia pop, che dopo lo scandalo si è ribattezzata Smile-Up, assicura che la nuova entità si occuperà esclusivamente dell'identificazione e del risarcimento delle vittime, mentre sarà creata una nuova società per gestire i talenti. Gli indennizzi finanziari per ciascuna vittima saranno determinati caso per caso, rileva l'agenzia, che all'inizio di quest'anno aveva chiesto scusa alle vittime, dopo che, in seguito ai risultati dell'indagine, l'allora amministratore delegato Julie Fujishima, nipote di Kitagawa, si era dimessa.

È stata sostituita da Noriyuki Higashiyama, star televisiva e cantante giapponese, a sua volta accusata di cattiva condotta sessuale. Accuse che ha negato lunedì: "Non ho mai molestato sessualmente nessuno. Alcune persone potrebbero aver pensato che stessi molestando, ma è successo 35-40 anni fa e probabilmente non ero in grado di capire cosa fosse l'abuso sessuale", ha detto.

Lo scandalo Kitagawa in Giappone ha similitudini con quello che ha coinvolto il magnate di Hollywood Harvey Weinstein. Tuttavia Kitagawa non ha mai dovuto affrontare accuse penali ed è rimasto una figura venerata fino alla sua morte all'età di 87 anni nel 2019.