La vittima è stata soccorsa da due carabinieri e trasporta d'urgenza in ospedale. È stata necessaria l'amputazione dell'arto
TORINO - Era appena uscito di casa il 23enne torinese che nella giornata di lunedì 18 marzo è stato brutalmente assalito da un 20enne armato di machete. Al momento non è chiaro cosa abbia scatenato la furia dell'aggressore, ma dalle prime informazioni risulta che quest'ultimo si sia sentito offeso da commenti che la vittima avrebbe rivolto alla sua fidanzata.
Lo aspettavano fuori casa a bordo di uno scooter. Il 23enne torinese non è stato in grado di percorrere 10 metri che il ventenne, assistito da un complice, lo ha aggredito, infliggendogli pesanti colpi di machete alla gamba. Stando alla testimonianza di alcuni passanti, la furia dell'aggressore è stata brutale: «Ho sentito delle urla e ho visto due persone a bordo di un motorino. Erano giovani e uno dei due è sceso e ha colpito ripetutamente quel ragazzo lasciandolo in una pozza di sangue gigantesca», si legge sul Corriere della Sera.
La vittima è stata salvata solo grazie all'intervento di due carabinieri fuori servizio, che in quel momento si trovavano in zona. Entrambi sono riusciti a fermare l'emorragia con un laccio emostatico, il quale ha scongiurato il dissanguamento del 23enne. È stato successivamente trasportato in ospedale e operato al Centro traumatologico ortopedico (Cto) di Torino, dove si è resa necessaria l’amputazione dell'arto.
I due aggressori hanno fatto perdere le loro tracce.