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Pedopornografia, 34 arresti e 100 perquisizioni. «Bambini segnati a vita»

Dall'indagine sotto copertura è emerso lo scambio di materiale con bambini abusati in età infantile ed episodi di zooerastia.
Pedopornografia, 34 arresti e 100 perquisizioni. «Bambini segnati a vita»
Polizia di Stato
Fonte Ats ans / Polizia di Stato
Pedopornografia, 34 arresti e 100 perquisizioni. «Bambini segnati a vita»
Dall'indagine sotto copertura è emerso lo scambio di materiale con bambini abusati in età infantile ed episodi di zooerastia.

CATANIA/ROMA - Oltre 100 perquisizioni in Italia e 34 arresti eseguiti in 56 città. È il bilancio di un'operazione nazionale contro lo sfruttamento sessuale dei minori online condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla procura di Catania. Si tratta di una tra le più vaste azioni compiute a oggi nella Penisola.

Il fenomeno della pedopornografia online è «in crescita» e lo si «deve contrastare, e noi lo contrastiamo», ma «naturalmente sarebbe necessario prevedere delle misure più incisive di carattere restrittivo nei confronti delle persone che fanno questo ignobile commercio».

Lo ha detto il procuratore di Catania, Francesco Curcio, a margine della conferenza stampa sull'operazione 'Hello' della Polizia postale di Catania sfociata in 34 arresti e in oltre 110 perquisizioni eseguite in 56 città italiane. Le vittime avevano dai tre anni in su.

L'indagine ha svelato la presenza di chat pedopornografiche all'interno di un social network, non tra i più diffusi. «Alcune di queste - ha rivelato il procuratore Curcio - erano frequentate da persone che avevano nick name come "niño con animales" e "niño primeros" da zero a sei anni».

«L'indagine - ha spiegato il magistrato - tratta fatti enormemente gravi con migliaia di bambini che resteranno segnati da questi abusi».

La nota della Polizia di Stato - Gli indagati, nei cui confronti vale la presunzione d'innocenza fino a sentenza definitiva, sono di varie estrazioni sociali, e sono tutti di sesso maschile e con un'età compresa tra 21 e 59 anni. Due degli arrestati, oltre a detenere migliaia di file pedopornografici, avevano immagini e video autoprodotti con abusi sessuali su minori, vittime che sono state già identificate dagli operatori di Polizia.

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