Le schede bianche sono state la costante anche della seconda votazione
ROMA - Niente da fare anche martedì per l'elezione del presidente della Repubblica italiana. A Montecitorio è stato, come per la prima votazione avvenuta venerdì, un diluvio di schede bianche.
Sono state 527, alla fine. Un certo numero di voti è andato disperso su vari nomi (41 all'uscente Sergio Mattarella, 37 a Paolo Maddalena e così via).
Ci si prepara quindi alla votazione di mercoledì, questa volta anticipata alle 11:00, che prevede ancora un quorum di 673 voti. E poi a quella di giovedì, la prima con una maggioranza più alla portata di un candidato condiviso da molti, anche se non da tutti. Un passo in avanti è stato compiuto oggi, con l'ufficialità della terna di candidati del centrodestra: Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio. Nomi che sono stati definiti «non condivisibili» da Partito Democratico, Movimento Cinquestelle e Liberi e Uguali.
Claudio Baglioni, Al Bano, Mauro Corona, Giovanni Rana ed Enrico Ruggeri sono alcuni dei nomi stravaganti emersi oggi - che si uniscono a quelli inseriti nelle urne lunedì.