La nazione insulare vuole offrire il suo combustibile all'Europa. Diverse navi arriveranno il mese prossimo
TOKYO - Il governo giapponese ha confermato la volontà di offrire parte delle proprie riserve di gas naturale (Lng) per attenuare la crisi energetica in Europa, in scia alle tensioni geopolitiche al confine con l'Ucraina.
Ieri il ministro dell'Economia, Koichi Hagiuda, ha incontrato il rappresentante dell'Ue in Giappone, Patricia Flor, e il nuovo ambasciatore Usa, Rahm Emanuel, assicurando la fornitura su iniziale richiesta degli Stati Uniti.
Diverse navi cisterna di gas naturale liquefatto arriveranno in Europa il prossimo mese, ha detto Hagiuda, senza specificare i quantitativi previsti. Tokyo chiederà alle aziende nazionali di rendere disponibili le forniture pronte alla conversione per le aziende del Vecchio continente, garantendo di mantenere nel Paese scorte a sufficienza.
Il Giappone - che è privo di materie prime, fino al 2021 risultava il primo importatore al mondo di Lng, e secondo gli analisti il contributo sarebbe estremamente limitato per non mettere a rischio la propria autonomia, e legato prevalentemente a manovre diplomatiche in corso. La crisi energetica attuale, scaturita dalle intimidazioni della Russa al confine dell'Ucraina potrebbe offrire un nuovo mercato agli Stati Uniti, che in pochi mesi sono diventati uno dei maggiori esportatori di gas naturale al mondo.