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KOSOVO / SERBIAKurti: «Elezioni nel Nord ma via la gentaglia violenta dai municipi»

02.06.23 - 14:43
Ok alla de-escalation del premier kosovaro che usa però parole forti e non gradisce la posizione Usa.
AFP
Fonte ats ans
Kurti: «Elezioni nel Nord ma via la gentaglia violenta dai municipi»
Ok alla de-escalation del premier kosovaro che usa però parole forti e non gradisce la posizione Usa.

PRISTINA - Le condizioni per nuove elezioni nel nord del Kosovo sono la fine delle «proteste violente davanti ai municipi» di Zvecan Leposavic e Zubin Potok, e la piena attuazione dell'accordo concluso di recente in sede negoziale a Bruxelles. Lo ha detto il premier kosovaro Albin Kurti, al termine di colloqui telefonici con alcuni senatori ed esponenti dell'amministrazione americana.

«L'allontanamento della gentaglia violenta dagli edifici comunali e la piena applicazione dell'accordo di Bruxelles è la strada verso la de-escalation e verso nuove elezioni», ha scritto Kurti.

A chiedere nuove elezioni al nord, con la partecipazione della locale popolazione serba, unitamente all'avvio dei preparativi per la creazione della Comunità delle municipalità serbe in Kosovo, è stato ieri l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, minacciando in caso contrario «gravi conseguenze» per le relazioni con Pristina.

Oggi lo stesso Kurti, intervenendo a una seduta straordinaria del parlamento del Kosovo dedicata alla situazione nel nord e alle nuove forti tensioni interetniche, ha ribadito la legittimità dei nuovi sindaci di etnia albanese eletti il 23 aprile, e la condanna delle proteste violente dei serbi, che con il boicottaggio del voto si sono assunti la loro responsabilità per l'esito della consultazione, svoltasi in modo regolare e democratico.

Kurti, che ha giustificato l'intervento della polizia e delle truppe Kfor a difesa delle istituzioni democratiche, ha definito eccessive le critiche della comunità internazionale alla dirigenza di Pristina, in particolare da parte di Ue e Usa. A suo dire esse non contribuiscono ad allentare le tensioni. «Le strutture pubbliche del Kosovo appartengono al Kosovo e ai suoi cittadini», ha detto. E con riferimento in particolare agli screzi con gli Stati Uniti - che hanno espulso il Kosovo da una esercitazione multinazionale in corso in Europa, e che chiedono il ritiro della polizia dal nord e l'attività dei nuovi sindaci da sedi alternative ai municipi - Kurti si è riferito all'ambasciatore Usa Jeff Hovenier affermando che ci cittadini del Kosovo hanno votato per lui (Kurti) e non per Hovenier.

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COMMENTI
 

Koji 1 anno fa su tio
questo e solo un guerrafondaio, speriamo qualcuno lo metta in Riga con tutti i suoi amici

Rid_KS-CH 1 anno fa su tio
I serbi hanno boicottato le elezioni (su input di Belgrado), le elezioni si svolte comunque e con il 3% di affluenza sono stati eletti 3 albanesi uno per ogni comune. Tutto secondo la costituzione della repubblica del Kosovo. Dove sta il problema? Borrel chiede di rifare le elezioni, ma nessuno ha loro impedito di partecipare. E' la Serbia che sta cercando di destabilizzare la situazione, ma ha finito le cartucce, Kurti è uno con le p...e e non le manda a dire a nessuno.
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