Nel mese in esame il fatturato internazionale è diminuito del 3,2% rispetto all'anno precedente
BIENNE - La flessione delle esportazioni di orologi svizzeri in novembre segna una nuova frenata ma meno intensa rispetto ai mesi precedenti, grazie soprattutto a un ritrovato slancio in Cina, indica la Federazione dell'industria orologiera (FH) in un comunicato diramato oggi. Nei primi undici mesi dell'anno la Svizzera ha tuttavia registrato un calo del 23,5% dell'export in questo settore.
Nel mese in esame il fatturato internazionale è diminuito del 3,2% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 1,94 miliardi di franchi.
Il miglior fatturato all'estero concerne gli orologi del valore di oltre 3000 franchi, l'unica categoria in cui il numero di pezzi venduti è aumentato rispetto al 2019, per la prima volta da febbraio.
Nel periodo in esame sono invece i prodotti di valore inferiore a 200 franchi che hanno sofferto di più, mostrando un notevole calo, soprattutto in termini di volume.
Oltre alla fortissima crescita delle esportazioni verso la Cina (+69,5%), buoni andamenti sono registrati anche per Regno Unito (+21,8%), Taiwan (+18,5%) e Russia (+36,3%). Per contro, in mercati importanti come Singapore (-31,9%), Italia (-27,8%) e Francia (-29,0%), la flessione è stata netta.