In primavera e in autunno Berna aveva dispensato il Gigante giallo dai vincoli, per garantire i servizi indispensabili.
Il rilevamento si basa quindi solo sulle fasi in cui la situazione determinata dal Covid-19 era «relativamente più rilassata».
BERNA - Il recapito di pacchi e lettere da parte della Posta è rimasto «affidabile» e al di sopra dei requisiti qualitativi della Legge sulle poste nel 2020. Lo sostiene il Gigante Giallo in un comunicato odierno, pubblicando i risultati della «misurazione dei tempi di percorrenza» relativi allo scorso anno. Piccola postilla, però: la Posta ha potuto basare il rilevamento solamente sui pochi mesi liberi dalle restrizioni anti Covid-19 più pesanti.
A causa della situazione straordinaria, infatti, «l'anno scorso la Commissione federale delle poste (PostCom) ha acconsentito a escludere dal rilevamento della puntualità delle lettere il periodo da metà marzo a luglio, nonché il mese di dicembre 2020», precisa la Posta, aggiungendo che per i pacchi è stata trascurata la misurazione dei periodi da marzo a luglio e da ottobre a dicembre dello scorso anno.
Il rilevamento sulla puntualità riguarda perciò solo i dati di sei mesi e mezzo per le lettere e quattro mesi per i pacchi, ovvero «le fasi in cui la situazione era relativamente più rilassata». Nei periodi più delicati dell'emergenza sanitaria, il Consiglio federale aveva infatti concesso alla Posta un adeguamento in materia di recapiti, con l'obiettivo di mantenere i servizi indispensabili durante tutta la durata della crisi.
Per quanto riguarda i pacchi, nei quattro mesi del 2020 presi in esame, la soglia minima del 95,0% prevista dalla legislazione postale è stata superata sia dai pacchi "Priority" (95,4%), sia da quelli "Economy" (95,5%). Rispetto all'anno precedente, ha sottolineato il Gigante Giallo, il valore di PostPac Priority è più alto di appena 0,1 punti percentuali, mentre quello di PostPac Economy è più basso di 0,4 punti percentuali. Considerando i 12 mesi del 2020 (e non solo i quattro mesi), la quota scende al 90,1% (Priority), rispettivamente all'89,9% (Economy).
Il recapito delle lettere, nei sei mesi e mezzo in esame, ha invece raggiunto il 98,0% per la Posta A (stessa quota dell'anno precedente) e il 99,2% per la Posta B (-0,1 punti percentuali rispetto al 2019), superando ampiamente il 97,0% previsto dalla legge. Per l'intero 2020 - sebbene i dati non siano disponibili per la seconda metà di marzo - la puntualità delle lettere di Posta A si è attestata al 97,1%, mentre quella delle lettere di Posta B al 99,1%.
«Ritengo che sia incredibile l'impegno che i nostri collaboratori e tutti i dirigenti hanno dimostrato in questa fase così complessa. È grazie a loro se abbiamo potuto assicurare il servizio universale per la popolazione e l'economia svizzera in un periodo così critico e per questo li ringraziamo caldamente», ha commentato il CEO della Posta, Roberto Cirillo, citato nel comunicato.
Nel corso del 2020 il volume dei pacchi è aumentato del 23% rispetto all'anno precedente. A causa del boom del commercio online, la Posta continuerà a investire nel settore della lavorazione dei pacchi anche nei prossimi anni, ha sottolineato il Gigante Giallo. Sono previsti investimenti nel settore logistico per 1,3 miliardi di franchi, che riguarderanno anche i centri di spartizione di Cadenazzo e Untervaz (GR).