Gli investimenti in campagne a pagamento sui social aumentano, diventano un modello e raggiungono nuove piattaforme
Dei trend legati ai social network che potrebbero segnare il 2022, qui, su Target, ne abbiamo iniziato a scrivere nelle scorse settimane, facendoci ispirare dal social trends prodotto da Hootsuite. Dopo aver tracciato un quadro sul potenziale dei Creator, ormai destinato a consolidarsi ulteriormente nel futuro prossimo, in questo articolo ci sposteremo, invece, sui trend connessi al social advertising.
Investimenti in social ads / sponsorizzazioni: la prospettiva dei marketer
Dall’immensa mole di feedback raccolti nell’analisi dell’azienda canadese, in premessa emerge un dato inequivocabile: il prossimo anno il 51,4% degli oltre diciottomila marketer intervistati ha dichiarato di essere intenzionato ad aumentare i budget destinati alla spesa per gli annunci a pagamento sui social network. In particolare su tre piattaforme: Facebook, YouTube e LinkedIn. In termini, però, di volumi di investimenti, nel confronto con l’anno che sta per concludersi, i maggiori aumenti di spesa saranno indirizzati verso TikTok, Pinterest e Snapchat. E, stando al sondaggio di Hootsuite e alle relative risposte, il motivo per cui si registrerà un’esplosione degli investimenti sulle tre piattaforme in questione sarebbe fondamentalmente legato all’efficacia – quindi, appunto, al ritorno degli investimenti – assicurata da TikTok, Pinterest e Snapchat. Per meglio inquadrare il trend di crescita già emerso nel 2021, basti pensare che la spesa in advertising su TikTok ha raggiunto una crescita del 700% rispetto all’anno precedente: un’enormità.
TIkTok Ads: meno “interruzioni”, più coinvolgimento
Pesa, nella lettura di questo trend, una considerazione che guarda allo scenario social nel suo complesso. Le reti sociali che si stanno addensando su piattaforme come TikTok – che ha sfondato, non a caso, il tetto del miliardo di utenti iscritti – vivono all’interno di un ecosistema digitale in cui non vi è ancora uno stato di saturazione in termini di presenza e posizionamento dei marchi, perlomeno nel confronto con piattaforme più mature come Facebook o Instagram.
Ne consegue una maggiore ricettività ai flussi di messaggi pubblicitari. Non solo: emerge anche, nell’esperienza di utilizzo di questi social network, un approccio più sensibile rispetto a quello che tendenzialmente si aspetta un utente. No ai flussi di contenuti come interruption marketing; sì, invece, al coinvolgimento che fa leva sull’ispirazione in grado di generare, negli utenti, una percezione di valore. E allora, non a caso, queste sono le call to action destinate agli inserzionisti: “Don't make ads. Make TikToks”. O, ancora, “Stop interrupting. Start inspiring” (Pinterest).
La mentalità del pubblico che anima queste piattaforme è la chiave: bisogna comprenderla. E considerarla una bussola imprescindibile. Le aziende che, in particolare sulle più giovani piattaforme social, riescono a costruire e consolidare logiche di advertising di successo, del resto, questo paradigma lo hanno compreso pienamente, inglobandolo a un livello strutturale nelle proprie strategie.
Noi di Linkfloyd siamo sempre attenti alle nuove tendenze. Da qui nasce la nostra propensione ad ascoltare le evoluzioni della Rete, con una particolare attenzione rivolta verso quei trend che possono creare un impatto vincente sulla costruzione dell’identità di aziende e professionisti che vogliono accrescere la loro presenza, online e offline, e dare un impulso decisivo ai loro business. Contattaci per una consulenza gratuita.