Cerca e trova immobili
Marketing: come gli atleti stanno rivoluzionando il personal branding Dal campo allo schermo: l'arte di trasformare il successo sportivo in un marchio globale
È innegabile che l'avvento dell'era digitale abbia ridefinito il panorama dello sport e creato un legame indissolubile con il mondo del commercio. Gli atleti, ormai totalmente consapevoli del potere della loro immagine, hanno iniziato a curare con attenzione il proprio marchio personale trasformandolo in uno strumento strategico di inestimabile valore.
Ultimo esempio, di questa evoluzione, è la scelta di Kylian Mbappé - attaccante francese del PSG - di brevettare la sua celebre esultanza con le braccia incrociate e le mani sotto le ascelle, diventata un suo simbolo distintivo. Questa mossa, che non è per nulla una semplice formalità burocratica, rappresenta una vera e propria strategia commerciale finalizzata a far fruttare un gesto distintivo, oltre che per tutelarlo da usi impropri nell’universo del merchandising.
Mbappé non è il primo sportivo a fare un gesto del genere. Segue, infatti, le orme di icone come Cristiano Ronaldo, Lionel Messi, Usain Bolt e Michael Jordan - tra gli altri -, veri precursori nel trasformare semplici gesti in simboli riconoscibili su scala globale. In questo modo hanno spostato verso l’alto il concetto di personal branding.
Ben oltre il "Siuuu"
Cristiano Ronaldo, celebre campione calcistico portoghese, ha saputo cavalcare l’onda della comunicazione diretta e social anche grazie alla sua iconica esultanza "Siuuu". Lo avete presente? Dopo una rete, CR7 (altro esempio di come l’uomo diventi logo), fa un gesto roteante con la mano, quasi a caricare il successivo salto che si chiude con le braccia slanciate verso dietro il tutto accompagnato dal “Siuuu”, un verso divenuto riconoscibile. Questo gesto, carico di energia, è diventato un segno distintivo del giocatore ed è andato oltre il contesto sportivo tanto da infiltrarsi nella cultura popolare e nelle iniziative commerciali. Cristiano Ronaldo dimostra come la cura del personal branding possa creare opportunità inaspettate, trasformando semplici azioni in potenti strumenti di comunicazione capace di generare valore aggiunto e consolidare la presenza dell'atleta come fenomeno culturale a livello internazionale.
Un'icona che supera i confini del campo
Lionel Messi - fenomeno argentino e Campione del Mondo in carica - ha saputo, al pari di CR7, interpretare la propria immagine con maestria, costruendo un marchio personale che supera gli accordi di sponsorizzazione per abbracciare iniziative imprenditoriali personali. L'approccio di Messi al personal branding evidenzia l'importanza di una narrativa coerente e autentica, capace di generare risonanza con un pubblico vasto e diversificato, estendendo l'influenza dell'atleta ben oltre le sue prestazioni sul campo. Se CR7 è diventato iconico anche grazie a un gesto legato alle sue capacità mostrate in campo - l’esultanza arriva solo dopo aver siglato una rete -, Messi ha saputo portare fuori dal campo l’immagine creata con le sue magie con la maglia del Barcellona e della nazionale Argentina.
Dalla velocità alla simbologia universale
Usain Bolt, con la sua inconfondibile posa "Lightning Bolt", ha segnato la storia dell'atletica leggera, ma non solo. Il suo gesto, un semplice ma efficace simbolo di velocità e trionfo, ha catturato l'immaginario collettivo, trasformandosi in un'icona globale. La capacità di Bolt di sfruttare questa immagine ha favorito la costruzione di un vero e proprio impero commerciale che supera i confini dello sport, dimostrando come un atleta possa elevarsi a brand mondiale riconosciuto e ammirato. Il suo gesto è diventato simbolico ed è stato oggetto di svariate citazioni da parte di atleti di altri sport, come per esempio Paul Pogba - centrocampista francese di Manchester United e Juventus - che ha spesso riproposto il gesto dopo una rete segnata. Un omaggio che sottolinea la grandezza di Bolt come atleta e comunicatore.
Il simbolismo di una lingua fuori
Da uno sport all’altro. Se dici basket pensi subito a NBA e se dici NBA pensi immediatamente a Michael Jordan. Forse, uno degli sportivi più iconici della storia grazie al suo impatto nella pallacanestro moderna e la sua capacità naturale nel diventare leggenda. E chi non ricorda il gesto della lingua fuori durante le sue memorabili schiacciate? Diventato ancora più mainstream grazie alla sua partecipazione nel film “Space Jam” del 1996. Questo dettaglio, unito alle sue prestazioni sportive straordinarie, è diventato parte integrante del suo marchio personale e ha contribuito alla creazione di uno dei brand più duraturi nel mondo dello sport. Tanto che il suo sponsor personale, la Nike, ha creato una linea di abbigliamento e calzature griffata “Air Jordan”. Questo rappresenta uno dei tanti esempi di come un simbolo possa oltrepassare il suo contesto originario e diventare un’icona culturale.
La frontiera innovativa del personal branding nello sport
Gli esempi citati dimostrano che lo sport non può essere pensato come sola competizione, ma anche una piattaforma per la costruzione di un marchio personale di successo. La capacità di trasformare gesti, momenti e caratteristiche distintive in veri e propri asset apre a nuove prospettive sull'impatto degli atleti nello sport e nella cultura popolare. Non si tratta più solamente di ottenere risultati nelle rispettive discipline, ma di diventare imprenditori di sé stessi capaci di brillare anche nell’universo del marketing e del personal branding.
L’evoluzione della comunicazione e del marketing digitale richiede processi di management sempre più sofisticati per ottenere un ritorno degli investimenti in linea con gli obiettivi delle aziende. Ed è per questo che noi, ogni giorno, puntiamo a ottimizzare e a raffinare le nostre strategie, allo scopo di valorizzare e rendere proficua la presenza online di decine tra aziende e professionisti, per accrescere il loro business.
Contattateci per una consulenza gratuita personalizzata.
Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.
