TargetDal naso al cuore del consumatore: la forza del marketing olfattivo

Il potere nascosto dei sensi. In un periodo storico ritmato dagli schermi e dal digitale, potrebbe sembrare che il marketing si stia allontanando sempre più dal mondo fisico. I brand più innovativi, però, stanno riscoprendo il potere del marketing sensoriale, un approccio che mira a coinvolgere tutti e cinque i sensi dei consumatori per creare esperienze memorabili e connessioni emotive profonde. In questo articolo, esploreremo come il marketing sensoriale stia evolvendo nell’era digitale, con un focus particolare sul senso dell’olfatto. Lo faremo grazie agli insights di un partner di Linkfloyd, Fulvio Ciccolo: CEO e Perfumer di Scentspiracy.

Le radici del marketing olfattivo: una tradizione familiare
Per comprendere pienamente il potenziale del marketing olfattivo, è illuminante ascoltare l’esperienza di chi vive immerso nel mondo dei profumi. Fulvio Ciccolo racconta: «La mia passione per le essenze nasce dall’attività che svolgeva mio nonno, uno dei primi a lavorare con gli oli essenziali in Italia e poi in Brasile. La mia giovinezza l’ho trascorsa sentendo parlare di questo lavoro, che poi ho approfondito per conto mio. Compiuti i 18 anni, sono andato a studiare in Francia per scoprire come far evolvere questo mondo». Questa eredità familiare si è trasformata in una missione professionale, portando Fulvio a studiare e innovare nel campo della profumeria.

La filosofia dietro il marketing sensoriale
Il marketing sensoriale non si limita a creare esperienze piacevoli, si tratta di comunicare valori e storie attraverso stimoli sensoriali. Ciccolo ci spiega la filosofia che porta avanti: «L’idea è semplice: divulgare al massimo possibile e nella maniera più precisa le nozioni di base sugli ingredienti da utilizzare nell’ambito della profumeria e proporre, allo stesso tempo, l’ingrediente stesso nella massima qualità possibile». Questo approccio educativo e trasparente è fondamentale per creare un legame autentico con il consumatore. Infatti, la totale limpidezza nel processo di creazione e la spiegazione nel dettaglio di come tutto nasca sono passaggi essenziali per la creazione della fiducia tra azienda e utente.

Strategie di marketing sensoriale nell’era digitale e il ruolo dell’olfatto nel marketing moderno
L'era digitale ha creato nuove possibilità di sviluppo per il marketing, anche per quello sensoriale. Chiaro, in rete è molto più facile stimolare vista e udito, così le aziende stanno cercando modi creativi per integrare esperienze sensoriali complete nei loro touchpoint digitali. Per chi lavora con l’olfatto, però, il percorso è davvero diverso. Ciccolo descrive il suo approccio: «Quando noi proponiamo un lavoro nostro, puntiamo a far conoscere il retroscena del progetto, spiegando come e perché utilizziamo certi ingredienti piuttosto che altri». Questa trasparenza nel processo creativo, come detto in precedenza, aiuta a costruire una connessione più profonda con il cliente, anche attraverso i canali digitali.

Tra i cinque sensi, tra l’altro, l’olfatto mantiene il potere unico di evocare emozioni e ricordi. Non potete mentire: anche a voi è capitato che un ricordo - magari di infanzia - sia sia sbloccato grazie a un preciso odore o profumo. Per muoversi nel complicato marketing olfattivo, Ciccolo identifica due approcci principali: «Ci sono due vie: una è quella dello storytelling, della parte emotiva. L’altra via - quella che io preferisco - è proporre la composizione profumata come una vera e propria opera d’arte, come fosse una scultura, come fosse un gioiello nel senso della sua composizione. Occorre far comprendere che è stata fatta in quel modo perché scientificamente e chimicamente quella formula è perfetta. Come dicevo, il 90% delle volte si va per via emozionale e quindi con lo storytelling, ma l’altro approccio lo ritengo una mia impronta e so che la gente si aspetta anche questo da me». Questo duplice approccio permette di creare esperienze olfattive che non solo raccontano una storia, ma si elevano anche a vere e proprie creazioni artistiche.

Applicazioni pratiche: l’esempio del settore alberghiero
Un settore che ha abbracciato pienamente il marketing sensoriale è quello alberghiero. Ciccolo conferma: «Sicuramente la considero una mossa vincente e positiva. Quando tu entri in un hotel magnifico, splendente, che ha anche un ottimo odore, tutti i tuoi sensi sono comunque potenziati e l’olfatto gioca un ruolo fondamentale nella percezione delle cose». Questa applicazione dimostra come un’esperienza sensoriale completa possa elevare significativamente la percezione di un brand.

Il futuro del marketing sensoriale
Guardando al futuro, le possibilità del marketing sensoriale sembrano infinite. Ciccolo immagina: «Sarebbe bello riuscire ad applicare particolari formule profumate anche ad altre cose, come le pagine di un libro che possono emanare un preciso odore. Un altro esempio? L’odore di macchina nuova. È studiato nel dettaglio, non è certamente un caso. Serve per stimolare un certo tipo di sensazioni. Oppure gli odori da applicare sulle lenzuola prima di andare a dormire, giocherebbero molto sull’effetto rilassamento. Al momento, probabilmente, non è chiaro a tutti quanto sia vasta la possibilità di applicazione, quindi non c’è uno sviluppo profondo. Ma ci lavoriamo». Queste innovazioni potrebbero aprire nuove frontiere nel modo in cui interagiamo con i prodotti e le esperienze di marca.

Il marketing sensoriale nell’era digitale non riguarda, quindi, l’aggiunta di stimoli sensoriali alle strategie esistenti, ma una nuova concezione di come i brand dovrebbero interagire con i loro consumatori. L’approccio di Fulvio Ciccolo dimostra che la chiave sta nel combinare innovazione tecnologica, trasparenza nel processo creativo e un profondo rispetto per l’arte della creazione sensoriale.

Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.