L’ufficio federale delle abitazioni sottolinea come nel nostro cantone il divario fra richiesta e offerta si amplia
Con questi argomenti ci conviviamo da anni, eppure troppo spesso i proprietari immobiliari non accettano la realtà.
I tempi d’oro delle speculazioni immobiliari sono ormai superati e se vogliamo dare ancora una speranza al nostro Ticino è necessario fare i conti con la verità.
Quello che mi sorprende è sentire lamentele continue sul mercato immobiliare quando un'agenzia immobiliare come TiAffitto cresce in maniera esponenziale di giorno in giorno.
Ho sempre odiato le critiche e i piagnistei senza alcun fine, quando ci si lamenta di un argomento bisogna anche capirne le motivazioni reali e attivarsi per migliorare la situazione.
Ma vediamo nel dettaglio come è possibile capovolgere questa tendenza esclusivamente dando adito a piccoli accorgimenti.
Parliamo di prezzi: fin troppo banale dirlo, troppo spesso il costo richiesto per le locazioni è esorbitante e non rispecchia le vere richieste di mercato.
In particolar modo è palese come il mercato immobiliare sia fermo agli anni '90.
Molti appartamenti non sono mai stati rinnovati e si trovano in evidente stato di invecchiamento, eppure il canone di locazione non conosce mai un ribasso malgrado si parli di immobili evidentemente di un’altra epoca.
Prendiamo come esempio la nota città di Lugano, qui gli affitti equivalgono ai prezzi immobiliari di grandi città come Zurigo; la cui economia e i cui salari sono molto spesso il doppio rispetto a quelli nel luganese.
Certo, fino a pochi anni fa le nostre città erano la meta preferita per i cittadini russi, arabi e italiani che purtroppo scelgono altre destinazioni a causa di tutti i cambiamenti avvenuti nella nostra società negli ultimi anni, tra cui la ben nota abolizione del segreto bancario.
Il primo tassello da risolvere è adeguare i canoni di locazione allo stato dell'abitazione ed alla richiesta del mercato.
Se a parità di costi si possono avere immobili nuovi di zecca è piuttosto ovvio che verranno scelti questi ultimi.
Ma eccoci al secondo punto: come è possibile parlare di sfitto in una regione piena di costruzioni?
Solo ieri in un rilassante pomeriggio in barca contavo sulla collina da Cassarate a Ruvigliana una decina di gru.
Un'intera città che ci popola di nuove abitazioni lasciando in disuso enormi edifici sfitti.
Tutto questo è un immenso controsenso.
Se è pur vero che la scelta dei potenziali conduttori si indirizza sempre più spesso verso il nuovo non ha senso costruire e ricostruire lasciando in decadimento questi fatiscenti immobili con un ottimo potenziale.
Ne abbiamo già parlato in un precedente articolo, la parola d’ordine per rinascere è rinnovare.
Perché investire nel nuovo e non re-investire in quello che già abbiamo?
Terzo ma non ultimo punto: quando parlano di immobili sfitti, fra me e me penso che lì in mezzo ci sono appartamenti che se fossero tra le mie mani verrebbero ben presto affittati.
E il mio non è egocentrismo o eccesso di zelo, semplicemente so bene che possiamo mostrare gli immobili meglio di qualsiasi altro e in maniera molto più capillare.
Il nostro costante lavoro ci ha permesso e ci permette tutt'ora di distinguerci rispetto al mercato.
Promuovere immobili non è solo lanciare un annuncio sul mercato, aspettando che qualcuno “abbocchi” almeno non per noi.
Non può essere così perché ogni banale inserzione si perde fra gli innumerevoli immobili dimenticati sui portali.
La cura maniacale di ogni oggetto ci permette di ottenere quei risultati che a molti sembrano impossibili e non è un caso per noi affittare in poche settimane proprietà sfitte da mesi.
Ma voglio arrivare all'ultimo punto.
Collaboriamo con le amministrazioni da anni ormai, molti proprietari affidano i loro oggetti a queste aziende con la speranza di non doversi occupare attivamente dei propri immobili.
Il problema è che non è quasi mai una scelta intelligente e responsabile, perché troppo spesso queste società non solo non sono in grado di promuovere correttamente le proprietà; ma sono di intralcio troppo spesso al nostro lavoro facendo scappare clienti per banali procedure.
La poca voglia di lavorare o il troppo carico lavorativo imposto a queste segretarie si ripercuote sulla professionalità ed indirettamente sui possibili locatori.
Ma sono un’inguaribile sognatrice e sono certa che si possa fare meglio: sono certa che le amministrazioni possano davvero essere una spalla su cui appoggiarsi con fiducia da ogni buon proprietario immobiliare.
Ed è per questo che abbiamo deciso di completare l’ultimo tassello della nostra opera immobiliare, ma questa è un’altra storia che vi racconteremo nel prossimo articolo...
TiAffitto