In Alta Engadina sta per partire un progetto pilota che potrebbe persino permettere la crescita delle lingue di ghiaccio
SAMEDAN (GR) - Ogni giorno il ghiacciaio del Morteratsch, in Alta Engadina, perde un milione di tonnellate di ghiaccio. E gli altri ghiacciai presenti nel nostro paese non stanno meglio. Ma il loro scioglimento potrebbe presto rallentare. Anzi, le lingue di ghiaccio potrebbero addirittura tornare a crescere. Tutto questo potrebbe avvenire se avrà successo il progetto pilota che il prossimo 19 agosto partirà in Alta Engadina e durerà trenta mesi, che prevede l'innevamento artificiale del ghiacciaio nella stazione sciistica del Corvatsch.
Di cosa si tratta? Si parla di riciclaggio dell’acqua di scioglimento: l’intenzione è di raccoglierla in cima al ghiacciaio, per trasformarla in neve durante il periodo invernale. Secondo i ricercatori, se il dieci percento della superficie del ghiacciaio viene ricoperta tutto l’anno con la neve, in un decennio lo stesso potrebbe tornare a crescere.
Il sistema, sviluppato dal glaciologo Felix Keller, costerà 2,5 milioni di franchi. E potrà contare sul sostegno finanziario di Innosuisse, che ha approvato un contributo di un milione.