Visita all’Antica Osteria del Porto per capire il periodo e ammirare lo splendido scenario naturale che la circonda
LUGANO - “Una buona cena è molto importante per una buona conversazione. Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene se non si ha cenato bene. Una buona cena porta alla luce tutti i lati più teneri di un individuo. Una buona cena è uno dei trionfi della civiltà sopra la barbarie”.
Verrebbe da dire che è proprio così, e le nostre barbarie quotidiane hanno in questo periodo un nome, pandemia. Ebbene sentiamoci sollevati perché una buona cena, almeno dalle nostre parti, la si può ancora gustare, con tutti i crismi del caso ben inteso.
Lo ha confermato il celebre chef Domenico Rezza, che tra una chiacchierata dedicata alla specialità del mese (vedi video) e la situazione particolare, non ha perso il sorriso. Sarà anche merito dell’incantesimo e atmosfera che l’Antica Osteria del Porto di Lugano può regalare, noi pensiamo sia per questo.
Pensate amici lettori, un vero e proprio paradiso del gusto nel bel mezzo della città di Lugano, e per dirla tutta, anche in versi poetici, la cornice che avvolge l’osteria - che si colloca a pochi metri dalla foce del Cassarate, il fiume dei luganesi - un panorama che mette una pace solenne. Fiume, lago, montagne e solo come sottofondo i “versi” della natura.
Le piccole sale che compongono l’Antica Osteria del Porto di Lugano, sono particolarmente adatte ad una cena che rispetti in tutto e per tutto i protocolli sanitari, dalle distanze ai posti al tavolo alla costante sanificazione degli ambienti.
Il periodo autunnale poi offre delle specialità tutte da gustare, a partire dalla sempre ricercata sella di capriolo.
Per vivere l’esperienza di una cena, in un posto unico, non ci resta che prendere armi e bagagli e dirigerci verso quella parte romantica della nostra bella città, e come diceva la scrittrice Kris Carr: “La cena è dove la magia accade in cucina”.