Cristina Rickert parte proprio da qui per le sue creazioni esclusive, giacche, borse e tanto altro
LUGANO - Si dice che in ogni angolo del globo esiste qualcosa che ci faccia vestire, ebbene Cristina Rickert di Lugano non solo ha seguito questo suggerimento ma è andata oltre, creando una linea che si chiama "Far", ovvero capi di lusso secondo principi ecosostenibili, impiegando materiali riutilizzabili e ricchi di significato.
Cristina, per prima cosa parlaci di te.
Sono nata nel canton San Gallo 38 anni fa, cresciuta in Ticino. Il sud è da sempre nel mio cuore. Da sempre sono molto sensibile al rispetto dell’ambiente e degli animali. Più o meno a 17 anni ho iniziato a chiedermi che impatto hanno le mie scelte alimentari sugli altri e sull’ambiente. Ho iniziato a creare la mia collezione dopo aver fatto esperienza nel campo per tanti anni, ho sperimentato più materiali come scarti di pelle, carta e cotoni riciclati. Già a suo tempo per me era già chiaro che avrei scelto quella che adesso è una via conosciuta per tanti, ovvero quella della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Questo approccio fa parte della mia vita da ormai 20 anni, partendo dalla mia alimentazione.
La mia più grande fortuna è quella di aver deciso di lavorare per realizzare i miei sogni, non quelli degli altri, ci vogliono tanti sacrifici ma la soddisfazione è impagabile. Oltre a FAR lavoro per un progetto in cui aiuto le persone dal pensiero imprenditoriale ad avviare un’attività in autonomia nell’ambito della green economy.
La passione per la moda come è nata?
Da bambina mi piaceva vestire le bambole e la mia Barbie. Ai tempi della scuola di sartoria cucivo in settimana gli abiti che avrei indossato il sabato sera in discoteca. Dopo la scuola di sartoria, tecnici d’abbigliamento e varie specializzazioni, ho fatto le mie prime esperienze in case di moda e ben presto mi sono resa conto che non avrei lavorato in quel modo fino alla pensione.
Non sono una fashion victim. Il concetto di moda è cambiato tanto e ha ancora molto da cambiare. stiamo andando verso un modo di vestire più funzionale, etico ed ecologico in cui sono importanti la comodità, adattabilità e durevolezza. Aspettavo da tempo questo cambiamento.
Con il mio contributo voglio portare una consapevolezza diversa. Perché non c’è bisogno di utilizzare sempre materie prime bensì si può riutilizzare ciò che è già disponibile. Alla fine ho trovato un materiale carico di significati ed esperienze.
La tua prima creazione?
Dal papà ingegnere ho ereditato un’ottima manualità e senso pratico che mi permette di creare con grande facilità. Ho iniziato a sperimentare il riciclo fin da quando frequentavo la scuola di calzature e pelletteria a San Mauro Pascoli, era un borsa fatta con strisce ricavate da resti di pellami. Poi sono passata per la rafia, la carta e vari tessuti di scarto. Tuttavia la decisione che avrei voluto realizzare una collezione diversa, con valori, era già stata presa quando lavoravo da Akris intorno al 2005
Il primo prototipo di kite è stata una postina a tracolla, un pezzo malriuscito.
Moda, sport, animali, quale di questi è il tuo preferito?
Adoro la natura, gli animali. Cerco di fare di tutto per portargli rispetto. Prendermi cura del mio corpo facendo sport è un segno di rispetto nei confronti del veicolo che ho a disposizione per poter viaggiare in questa vita. Poter coniugare la cura della mia salute attraverso l’attività fisica in mezzo alla natura è per me un grande valore, per questo adoro le emozioni che il kitesurf e lo snowkite è in grado di darti.
Un artista che ti piacerebbe vestire?
Leo di Caprio, perché con la sua notorietà sta contribuendo tanto per sensibilizzare le persone su diverse tematiche ambientali.
Quali obiettivi hai per il futuro e per la tua carriera?
Uno dei prossimi obiettivi con Far è sicuramente ampliare la tipologia di capi in collezione, ho già diverse idee ma non voglio svelarvi di più.
Quello che vorresti essere?
Lo sono già... me stessa, libera, vagabonda e un po’ folle.
Il tuo libro preferito?
Non ne ho uno, leggo tanti libri di saggistica e tematica olistiche e legate alla salute. Sono affamata di informazioni, mi piace approfondire tutto ciò che mi intriga per capire come funzionano le cose, sono una vera e propria investigatrice.
Quel che detesti più di tutto?
Le persone senza rispetto per il prossimo, qualunque genere o razza sia.
Il tuo motto?
Sky above, sand below, peace within.
Da grande Cristina sarà?
Da grande guarderò il mare tutti i giorni. Avrò realizzato il mio scopo e ciò che mi sta a cuore.