Lugano Marittima ha chiuso i battenti da qualche giorno, ma all’Antica Osteria del Porto le serate non conoscono sosta
LUGANO - Che dire, alla grandissima. Così si può riassumere l’estate alla Foce, e più precisamente all’Antica Osteria del Porto. Nella hit dei più gettonati sicuramente i cocktail, sul gradino più alto il “Prudenza”, una vera e propria cascata di sapori, ancora più apprezzati proprio nelle calde serate Luganesi.
Ma non finisce qui, anzi, il ritrovo cittadino, è una vera e propria “macchina da guerra”, come si amano definire i ristoranti di grande successo.
Una storia lunga oltre cento anni, dove l’osteria era il luogo di ristoro dei lavoratori impegnati sulla riva del Cassarate e oggi una location “di moda”, trendy, dove il menu dello chef Domenico Rezza incontra la cucina innovativa basata su prodotti stagionali che incontrano i sapori e i colori del lago e della montagna.
Una cucina la sua basata sull’estro di questo chef, già famoso, che merita grande attenzione, scavando nella memoria e tirandone fuori rivisitazioni ragionate, mai estreme, dove il richiamo alla tradizione casalinga si fa meno presente per lasciare spazio alla sua creatività esplosiva, il suo sapere modulare l’arte sul filo sottile tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, tra la voglia di andare a ritrovare antichi sapori e il modo di prepararli con la cura di non snaturarli nel riproporli.
Un imprinting alla cucina dello chef Domenico Rezza nella bellezza impenetrabile dei boschi, dei castagneti, in uno splendore di gialli e rossi con le loro sfumature fino agli azzurri del lago, un mondo di colori e di profumi, dalla terra al piatto.
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