Fabrizio Sirica, copresidente PS Ticino
Stress, turni irregolari, difficoltà a conciliare il lavoro con la propria vita privata, salari insufficienti: le condizioni di lavoro del personale sociosanitario erano difficili già prima della pandemia, che ha ulteriormente peggiorato la situazione spingendo ancora più persone a valutare di lasciare il lavoro e cambiare settore professionale. Già prima del COVID oltre il 40% del personale curante abbandonava prematuramente la professione, peggiorando ancora di più la carenza di personale qualificato: attualmente ci sono infatti 11'700 posti vacanti nel settore delle cure, di cui 6'200 riguardano nello specifico il personale infermieristico. Con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento di casistiche complesse, con pazienti polimorbidi e bisognosi di cure continue, la crescente richiesta di impegno burocratico (che toglie energia e tempo da destinare alla relazione coi pazienti) il fabbisogno di personale è destinato ad aumentare ancora di più.
Per questo motivo è fondamentale agire su due fronti, come propone l’Iniziativa per cure infermiertistiche forti sulla quale votiamo il 28 novembre. Da una parte è necessario lanciare un’offensiva formativa aumentando i posti di formazione e di stage, come chiede anche il controprogetto indiretto delle camere federali. Ma questo non basta: bisogna anche agire sul fronte delle condizioni di lavoro facilitando la programmazione dei turni, garantendo autonomia al personale infermieristico di svolgere determinati compiti senza il coinvolgimento di un medico e aumentando i salari. Altrimenti gli investimenti nella formazione saranno vani e continueremo a perdere un numero considerevole di persone che dopo pochi anni di impiego decide di optare per un percorso professionale diverso, in cui si sentono maggiormente valorizzati e riconosciuti.
Solo votando SÌ sarà quindi possibile fermare l’emoraggia dalle professioni sociosanitario e garantire che ci sia personale con sufficiente tempo per garantire cure di qualità - questo è anche nell’interesse dei pazienti e di tutti e tutte noi, che prima o poi potremmo trovarci in una situazione di bisogno di attenzioni mediche. Sì a cure infermieristiche forti e di qualità!