Associazione Momò Skateboarding
Gli spazi pubblici concepiti secondo un processo partecipativo sono fonte di coesione sociale e permettono di soddisfare numerosi bisogni espressi dai cittadini. La varietà di infrastrutture e spazi presenti nell’area dell’ex macello è stata spesso criticata, dimenticandosi che la forza di uno spazio pubblico come questo sta proprio nel promuovere la socialità. La creazione di un punto di incontro che permette di svolgere una moltitudine di attività (sport, mangiare, dialogare, …) assume un ruolo centrale per la popolazione, facendo convergere differenti tipologie di utilizzatori e utilizzatrici.
La presenza di spazi pubblici, oltre a conferire qualità alla città, assume un ruolo importante per la salute mentale delle persone. Il distaccamento sociale e la perdita di convivialità del recente periodo pandemico ci hanno ulteriormente dimostrato la necessità di pianificare nuovi luoghi di incontro nelle nostre città. L’area di svago all’ex macello dovrebbe essere accolta a braccia aperte da tutta la popolazione per offrire un’area mista dove svagarsi, dedicata soprattutto alle fasce di popolazione più giovani e vulnerabili a questo tipo di problematiche.
La presenza di zone verdi nell’area pianificata è un aspetto altrettanto importante. L’inserimento di vegetazione (alberature, prati, …) negli spazi pubblici favorisce le zone d’ombra e aumenta la permeabilità del terreno, migliorando la vivibilità del luogo e la permanenza degli utilizzatori. Sebbene l’inserimento di questo spazio verde abbia un’influenza locale, quest’area costituisce un tassello essenziale per creare una rete comunicante di aree verdi e spazi pubblici in anfratti di città dimenticati da ridestinare alla popolazione.
Socialità e benessere mentale sono spesso trattati marginalmente quando si parla di concepire spazi per la popolazione, focalizzandosi principalmente su standard estetici e spazi monofunzionali. Per uno spazio inclusivo adatto alla pratica di sport e convivialità, il 19 novembre diciamo sì all’area di svago all’ex macello.