Cerca e trova immobili

Lorenzo OnderkaTicino: la terza Svizzera?

07.10.24 - 14:23
Lorenzo Onderka, Pura, già candidato per Avanti con Ticino&Lavoro
Lorenzo Onderka
Ticino: la terza Svizzera?
Lorenzo Onderka, Pura, già candidato per Avanti con Ticino&Lavoro

Fino a qualche anno fa ci si riferiva alle nazioni sottosviluppate, in balia di carestie, problemi sanitari, distrutte da conflitti e vittime di governanti corrotti, come nazioni facenti parte del terzo mondo.

Certo, la situazione economica-sociale in cui ci troviamo è un lusso paragonata a quelle nazioni, ma nei confronti degli altri cantoni del nostro paese, più vicini alla nostra realtà, ecco che l’immagine che mi si forma nei pensieri quando penso al Ticino è quello di un cantone da terza Svizzera.

L’aumento della precarietà lavorativa, l’erosione dei salari che ha come conseguenza l’incremento del rischio di povertà - che oggi tocca almeno il 25% della popolazione, che aumenterà a causa dell’aumento di affitti e cassa malati, lo sviluppo demografico negativo (siamo sempre più vecchi) causato dal crollo delle nascite, sono indici di una società in via di decadimento.

E cosa fanno Governo e Parlamento? Litigano per un banale incidente stradale, per un docente che ha alzato la testa, si perdono ore per dibattere sull’iniziativa per proteggere le madri adottive dal licenziamento come avviene già per le madri biologiche e che avrebbe dovuto passare in pochi minuti, pasticcia attorno al pasticcio della Giustizia per il quale si è reso necessario l’intervento della Commissione Giustizia e la creazione di una sotto-commissione per venirne a capo (ma dove sono gli alti funzionari del DI che dovrebbero occuparsi e risolvere questi problemi?).

E così Governo e Parlamento, presi da questi “problemi”, non hanno tempo per occuparsi del degrado della qualità di vita nel nostro cantone. Ora poi è il periodo del preventivo 2025, che promette ancora una volta lacrime e sangue, con tagli alla scuola, al sociale, e aumenti d’imposta (tassa di collegamento e progressione a freddo) per far quadrare i conti (ma LEGA-UDC e PLR, maggioritari in Governo, non sono i partiti anti-tasse?).

Quindi, Governo e Parlamento avranno tempo solo per il preventivo e le scaramucce citate prima, e tutto il resto cadrà nel dimenticatoio. E allora a noi comuni cittadini cosa resta? Solo le lacrime per piangere, rabbia e delusione, e vedere sempre più giovani, e ora anche meno giovani, andarsene in altri cantoni alla ricerca di una migliore qualità di vita (e come biasimarli?).

È ora che Governo, Parlamento ed Economia si occupino dei problemi reali del nostro cantone, in particolare del crollo delle nascite e la partenza di giovani e meno giovani verso altri cantoni. Questo sviluppo demografico negativo sta mettendo in ginocchio il nostro cantone, sia socialmente che economicamente: il boom di fallimenti registrato quest’anno e il ristagno del mercato immobiliare sono due segnali inequivocabili.

Governo, Parlamento ed Economia devono mettere questi problemi al centro delle preoccupazioni, se non per coscienza sociale, almeno per interesse economico: i nascituri e i giovani di oggi sono i futuri consumatori di beni e servizi e immobili: senza di loro, niente mercato e crollo delle entrate fiscali.

C’è un solo modo per invertire questa tendenza: migliorare le condizioni di vita e lavorative della popolazione residente, per ridurre il tasso di rischio povertà, riducendo così l’intervento sociale, e creare le condizioni affinché i giovani restino. Governo, Parlamento, Economia: cosa aspettate ad agire per invertire la rotta?

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE