L'ex tennista russo ha la sua idea: «Nel 2015 Bill Gates aveva dichiarato che ci sarebbe stata una pandemia»
MOSCA - Del nuovo coronavirus - che ormai da diversi mesi è entrato di prepotenza nella nostra quotidianità - ognuno si è fatto la propria idea. Pure l'ex numero 1 al mondo del tennis mondiale Marat Safin ha la sua teoria, una teoria non certo "leggera" e che nelle ultime ore sta facendo molto discutere.
Parlando a Sport.ru - nel corso di una diretta Instagram - il 40enne vincitore in carriera di due tornei dello Slam ha parlato senza peli sulla lingua, gridando al complotto. «È tutto preparato per impiantare microchip nelle persone. Nel 2015 Bill Gates aveva dichiarato che ci sarebbe stata una pandemia. Non credo che sia un indovino. Lo sapevano e tutti si stavano preparando. Al World Economic Forum di Davos sono state effettuate simulazioni due settimane prima che il virus fosse conosciuto nel mondo. Le persone stanno andando nel panico e credono a quello che dice la televisione. Ci sono uomini più potenti dei leader politici. Quelli che gestiscono davvero i soldi sono i proprietari del mondo. Non sono cose che mi sto inventando io: è tutto su Internet...».