La tennista ceca non potrà giocare lo Slam australiano perché non vaccinata. Il suo racconto
«Ero in una situazione diversa da quella di Novak: io non ho la sua esperienza, lui è il numero uno, economicamente sicuro».
MELBOURNE - Una storia analoga a quella di Novak Djokovic, ma con un epilogo che rischia di essere molto diverso. Diametralmente opposto.
In attesa di scoprire effettivamente quello che sarà il destino del 34enne di Belgrado, la ceca Renata Voracova ha voluto raccontare la sua esperienza vissuta nei giorni scorsi. Un'esperienza molto simile a quella del numero 1 al mondo. Anche lei, infatti, è giunta in Australia carica e con la certezza (poi spentasi) di scendere in campo. Ma così non è stato poiché le rigide regole d'ingresso sul confine australiano le hanno tarpato le ali.
Pure lei, come il collega, ha dovuto trascorrere alcune ore al Park Hotel di Melbourne. «Quando mi è stato detto che il mio visto era stato cancellato, e quanto sarebbe stato difficile riaverlo, ho pianto molto, ma non aveva senso per me rimanere in Australia poiché le cose non sarebbero cambiate - le sue parole espresse al quotidiano ceco Denik - Ero in una situazione diversa da quella di Novak: io non ho la sua esperienza, lui è il numero uno, economicamente sicuro».
Attualmente non vaccinata (ma intenzionata a sottoporsi all’inoculazione) la Voracova, numero 81 Wta in doppio, è oggi risentita per l'evolversi della situazione riguardante Nole: «Entrambi abbiamo rispettato le regole ma io non gioco, è un peccato. All’inizio ero contraria anche io, ma con il tempo ho capito che - soprattutto per chi mi stava intorno - è giusto vaccinarsi. Ma non ho fatto in tempo perché a dicembre mi sono infettata. In una forma leggera, ho solo avuto un po’ di febbre. Tuttavia non appena i medici mi daranno il via libera, mi vaccinerò...».
Un viaggio verso la terra dei canguri inutile: «Chiederò sicuramente a Tennis Australia un compenso, e non piccolo. Il solo viaggio mi è costato 60'000 corone (circa 2'500 franchi). Ho vissuto dei brutti momenti, non mi sono sentita al sicuro finché non sono tornata a casa, niente era certo. Ora sono esausta...».
Negli scorsi giorni la Voracova aveva infatti dichiarato come negli ultimi tempi fosse stata tranquillizzata da Tennis Australia, circa l'ottenimento dell'esenzione medica. Ma, evidentemente, non tutto è andato secondo i piani...