Kilde e Kriechmayr incubi del nidvaldese
Uomini-jet, tocca a voi.
COURCHEVEL / MÉRIBEL - Inaspettato e dolcissimo, l’acuto piazzato da Jasmine Flury ha portato grande gioia in casa-Svizzera dove, visti i risultati dei primi giorni dei Mondiali, delusione e volti tirati non mancavano. Rotto il ghiaccio e ottenuto il primo trionfo, chi veste di rossocrociato spera adesso che, con molte gare ancora da disputare, entro la fine della rassegna iridata gli ori possano piovere copiosi.
Cominciando già da oggi (ore 11), dall’attesissima discesa maschile nella quale Marco Odermatt ha tutto per riuscire a lasciare il segno. Solo sfiorato il podio in superG, il 25enne campione nidvaldese punta forte sulla gara regina della competizione, prova nella quale ha già più volte dimostrato di poter essere competitivo. Competitivo ma… non favorito.
I riflettori saranno infatti puntati su altri due atleti, su Aleksander Aamodt Kilde e su Vincent Kriechmayr, ovvero sugli unici che quest’anno hanno colto dei successi nella specialità in Coppa del Mondo. Nelle otto gare stagionali disputate, il norvegese ha centrato cinque vittorie, l’austriaco - che è campione del mondo in carica - “solo” tre. Tenendo conto di questi numeri e delle qualità dei fenomeni in questione, sembra non esserci spazio per degli outsider. La rassegna iridata francese ha in ogni modo già più volte dimostrato che di certezze, una volta inforcati gli sci, non ce ne sono. E allora è giusto che anche Odermatt e pure Hintermann possano sognare in grande. Oltre a loro? Esaltatosi dopo il successo in superG, il canadese James Crawford ha la condizione fisica e mentale per dare fastidio. E anche il padrone di casa Johan Clarey, 42 anni suonati ma argento alle Olimpiadi di Pechino solo dodici mesi fa, non ha abbandonato la speranza di chiudere con un dessert dolcissimo la sua lunga carriera.