Il gesto si è verificato nel tratto finale della 14esima tappa, vinta ieri proprio dal campione sloveno.
L'episodio punta il dito su un nervo scoperto: la sicurezza dei corridori che sono spesso costretti a districarsi tra ali di folla e tifosi, non sempre “adeguati” nei loro comportamenti.
SAINT-LARY-SOULAN PLA D'ADET - Un gesto ingiustificabile che non è rimasto impunito. L'uomo che ieri ha lanciato delle patatine in faccia a Tadej Pogacar - ripetendosi poi con Jonas Vingegaard - ha trascorso la notte in prigione e dovrà rispondere del suo comportamento.
La scena, inquadrata dalle telecamere - l’uomo, verosimilmente alticcio, indossava solo un costume da bagno e un cappello - non è sfuggita nemmeno a un agente che si trovava nelle vicinanze ed è immediatamente intervenuto.
«Lo ha spinto bruscamente fuori strada e un'auto della gendarmeria è arrivata dietro le transenne per portarlo via meno di cinque minuti dopo», hanno raccontato dei testimoni a “Marca”, precisando che il gesto non sembrava premeditato.
«Doveva essere ubriaco, almeno questa è l'impressione avuta perché non mi è sembrato agire in maniera premeditata. Nessuno se lo aspettava, nemmeno quelli che erano con lui. E lui stesso non era certo la prima volta che assisteva a una tappa del Tour de France».
😡 In a world where you can be anything, don't be this stupid guy.
— Tour de France™ (@LeTour) July 13, 2024
😡 Dans un monde où vous pouvez être qui vous voulez, ne soyez pas cet idiot. pic.twitter.com/oLTkNsXlNK