Il presidente del Lugano Renzetti ha festeggiato domenica 66 anni: «Questo compleanno me lo ricorderò per tutta la vita»
Doveva essere un compleanno “normale” per Angelo Renzetti, il quale ha spento – domenica – 66 candeline sulla torta.
Questa volta però – invece di essere in tribuna come di consueto a sostenere il suo Lugano – il numero uno bianconero ha festeggiato fra le mura domestiche. «Una cosa è certa: questo compleanno me lo ricorderò per tutta la vita», è intervenuto proprio il “pres”. «La situazione legata alla pandemia sta creando molta incertezza in tutto e in tutti. Non si sa bene che cosa si deve fare e quando accendiamo la televisione se ne vedono di tutti colori».
Come vive questa situazione da presidente? È sicuramente ancora prematuro prevedere la ripresa del campionato...«Cerchiamo di gestire questa situazione e, al contrario di altri, non mi pongo il problema se ricominciare o meno la stagione. La preoccupazione è un'altra, dato che stiamo vivendo una situazione pesante che va ben oltre a queste problematiche. Se poi la Lega vorrà ricominciare a porte chiuse e su campi neutri, ci adegueremo. Resta comunque questa sensazione d'insicurezza generale che non fa bene a nessuno».
E il calcio svizzero vivrà con tutta probabilità un ridimensionamento dei salari... «Non è cosi scontato perchè alla fine i calciatori hanno un contratto. Staremo attenti. Bisognerà in ogni caso considerare il budget dell'anno prossimo e scaricare un po' di spese. Quello che mi dà più pensieri è riuscire a fare il mercato con i giocatori, visto che il Lugano sta prevalentemente in piedi in questo modo e con ciò che metto personalmente nel club. In un contesto del genere però, anche per me diventa difficile mantenere certi impegni. Il mercato non sarà più quello di prima e mi auguro che gli sponsor continueranno a sostenerci».
Il termine per “risolvere” il discorso del 40% di quote della SA, attualmente nelle mani di Leonid Novoselskiy, è per fine aprile. Come vi muoverete? «Lui ha recentemente dichiarato di essere aperto a qualsiasi soluzione e c'è già un accordo in cui con il 40% gestisce tutto il settore giovanile e vuole continuare a farlo. Siamo a posto, tra di noi non c'è nessun problema e accoglieremo chiunque sia disposto a darci una mano. Le negoziazioni in corso per la vendita del club? Hanno un po' rallentato il loro corso a causa del coronavirus, ma ci sono ancora. Ci sentiamo costantemente, ma è evidente che per certe questioni è necessario incontrarsi di persona per poter fare dei bilanci. Negli ultimi tempi è stato però impossibile...».