Jacobacci lancia la sfida col Vaduz: «Vogliamo assolutamente vincere, sarà fondamentale velocizzare la manovra».
Il tecnico bianconero, che non avrà a disposizione l'infortunato Maric, è tornato anche sull'episodio di Basilea (trattenuta in area su Guerrero): «Non mi si venga a dire che è caduto da solo...».
LUGANO - Reduce dal pari pirotecnico maturato a Basilea, dove è stato raggiunto in extremis ed è rientrato negli spogliatoi con parecchi rimpianti, il Lugano si prepara ad accogliere il Vaduz a Cornaredo. I bianconeri, quarti con 24 punti, ospitano domani la squadra del Principato, ultima della classe ma capace di sbancare il Letzigrund di Zurigo nell’ultimo turno (0-1).
A disposizione di Jacobacci non ci sarà Maric, costretto a lasciare il campo al 45’ del match coi renani. «Maric non ci sarà, ma non sappiamo ancora l’esatta entità del suo ferimento: domani sarà sottoposto a una risonanza magnetica - spiega Jacobacci in conferenza stampa facendo il punto sull’infermeria - Bottani ha mal di schiena e devo gestirlo, anche per questo non può giocare 90’. Al momento lui, Oss e Daprelà sono in dubbio. Speriamo di averli a disposizione, ma le loro condizione andranno ancora valutate».
Vista la situazione potresti riproporre Custodio al posto di Maric?
«Qualcuno ha criticato questa scelta chiedendosi perché non fosse stato schierato Covilo. In realtà Covilo mi aveva già chiesto di non giocare in quel ruolo perché nello scorso campionato, proprio nel 4-4 contro il Basilea, aveva faticato molto contro Cabral e si era fatto “prendere”. Per un mister è fondamentale schierare un giocatore dove si sente di poter dare il massimo e giocare una partita egregia. Va bene che siamo tutti allenatori… ma alla fine le decisioni le devo prendere io e sono io il responsabile».
Sei un po’ arrabbiato?
«No, ma è importante capire le scelte. Dopo la partita è sempre più facile parlare, ma se a Basilea non abbiamo vinto è perché non ci siamo comportati bene in alcune situazioni. Come sul clamoroso 1-1, quando Pululu è passato troppo facilmente dando il La al gol di Cabral. Poi dispiace per il 2-2 preso all’89’. Quello che invece mi è piaciuto è la mentalità della squadra, che anche dopo il 2-2 ha attaccato per segnare il 3-2. Non è giusto dire che siamo andati a Basilea per pareggiare. Scendiamo sempre in campo per vincere».
Ora affrontate il Vaduz, che nelle ultime due partite ha fatto 4 punti contro Zurigo e YB, tenendo la porta inviolata.
«Sarà una partita delicata contro una squadra rognosa, che la mette sul piano fisico. Hanno centrali bravi di testa. Se giochiamo palloni lunghi in avanti non ne prenderemo uno. Dovremo essere bravi a gestire la palla e l’avversario. Sarà fondamentale giocare con pochi tocchi e velocizzare la manovra. Dobbiamo far girare palla e far correre loro, per poi verticalizzare. Non avremo molti spazi in avanti perché non credo che verranno ad attaccare. Sappiamo che giocano molto coperti con il 3-5-1-1».
In attacco potrebbe esserci spazio per un po’ di turnover? Ardaiz non vede più il campo da un po’.
«Di norma non sono favorevole al turnover. Se un giocatore sta bene e può giocare, lo faccio scendere in campo. Guardo chi sta meglio. Io voglio fare i tre punti e giocarmela con i migliori elementi a mia disposizione. Poi chiaro, durante la partita posso fare dei cambi».
Se c’è una partita da vincere, è proprio quella di domani.
«È una partita che vogliamo assolutamente vincere. Sappiamo che vincendo arriveremmo a 27 punti, raggiungendo già un ottimo bottino. Credo che negli ultimi anni non sia mai successo di raggiungere quella quota dopo 17 partite. Vogliamo tornare al successo e ci teniamo a farlo in casa».
Di solito il Lugano si trova a suo agio e fa grandi partite contro i team più blasonati, mentre con quelli che si coprono fa un po’ più fatica. Col Vaduz c’è questo rischio?
«Ve lo dirò domani dopo la partita… anche con lo Zurigo avevamo perso in casa per un tiro un po’ così… Domani ci aspettiamo una gara chiusa. Per evitarlo dovremo essere bravi a sbloccarla subito e fare in modo che poi debbano scoprirsi. Però siamo noi a dover provocare queste situazioni. Dobbiamo portare in campo aggressività e compattezza. Dobbiamo stancarli e provocare i loro errori. Servirà grinta e sana cattiveria».
Il Lugano è reduce da risultati importanti, caratterizzati anche da episodi (come il rigore di San Gallo e quello non dato a Basilea) che hanno fatto discutere. Domani sarebbe bello ottenere una bella e rotonda vittoria.
«C’è sempre la voglia di fare una bella partita. Unire il gioco ai risultati. Certo poi c’è anche un avversario che cerca di impedirtelo. Domani sarebbe ideale segnare subito un gol e trovare poi il raddoppio sfruttando gli spazi. Anche a Basilea in realtà poteva andare così. Forse il 2-0 sarebbe anche arrivato se ci avessero dato il rigore su Guerrero. E qui torniamo al discorso VAR, che non è intervenuto. Era un episodio chiarissimo. Guardo ancora quell’azione e più rigore di così... Non mi si venga a dire che Guerrero è caduto da solo. O che la trattenuta non sia stata abbastanza “intensa”. Meglio stare zitti piuttosto che dire cose di questo genere. Si cade nel ridicolo. Io credo nella buona fede, ma allo stesso tempo credo che il VAR vada utilizzato a dovere. È un buon strumento, bisogna utilizzarlo».