Capaci di ribaltare il Basilea e vincere tre delle ultime quattro partite, i bianconeri sono tornati nei piani alti.
Per la truppa di Jacobacci, salita al terzo posto, non c’era modo migliore per arrivare alla pausa dedicata alle nazionali.
LUGANO - Un successo di tutto il gruppo, di grande carattere e pure di qualità. È un Lugano che può sfoggiare un sorriso a 32 denti quello uscito dal duello interno col Basilea, vinto 2-1 con pieno merito e con una prova in crescendo, impreziosita da due reti di pregevole fattura. Tante le indicazioni positive per mister Jacobacci, che si gode la profondità della sua rosa e ha saputo sfruttare al meglio le armi a disposizione, azzeccando ogni mossa dal punto di vista tattico.
In svantaggio all’intervallo nonostante un primo tempo giocato piuttosto bene, il Lugano ha cambiato passo e modulo nella ripresa, con un assetto più offensivo che ha messo alle strette i rossoblù. E così, il vantaggio di Cabral che al 22’ aveva sbloccato il punteggio - rete di testa viziata da un possibile fallo su Ziegler e favorita da un’uscita imperfetta di Baumann -, è stato cancellato nella seconda frazione.
Gli sforzi dei bianconeri sono stati ripagati una prima volta al 60’, quando Lovric ha portato a spasso la difesa ospite prima di fulminare Lindner con una bella conclusione.
Una clamorosa traversa dello stesso Lovric con tap-in fallito da Abubakar sono stati il preludio al secondo sigillo bianconero, arrivato al 76’ grazie a Bottani, che dopo una bella manovra e con un destro delizioso ha infilato il 2-1. L’ultimo “scatto” se lo è preso Baumann, che nei recuperi ha disinnescato alla grande una rovesciata di Cabral, il più pericoloso dei suoi insieme a Kasami.
Per i ticinesi è così maturata la seconda vittoria filata dopo quella di Vaduz, e va ad aggiungersi al colpo del Tourbillon contro il Sion, per un totale di 9 punti nelle ultime quattro uscite. Sfatato anche il tabù Cornaredo, dove non vinceva da fine novembre - sempre contro il Basilea e con Bottani decisivo -, il Lugano torna anche a veleggiare nei piani alti della classifica. La bagarre resta accesissima, ma ora Maric & Co hanno staccato lo Zurigo e superato proprio i renani portandosi al terzo posto con 36 punti, a +10 dalla “zona rossa” occupata da Vaduz (26) e Sion (26). Modo migliore non c’era per arrivare alla pausa dedicata alle nazionali.