Il Lugano si gode il successo sul Basilea: «Sono vittorie che fanno benissimo»

LUGANO - Sfatato il tabù Cornaredo contro il Servette - quando aveva colto il primo sospirato successo interno -, il Lugano ci ha preso gusto e ha concesso il bis col Basilea. 

«È una bella vittoria e ha un significato molto importante, ora siamo ben lanciati… - interviene Mattia Bottani, tornato a disposizione del Crus e in campo nell’ultima mezz'ora di battaglia - Abbiamo dato seguito alla bella prestazione fornita col Servette. È un passo avanti a livello globale, soprattutto per quel che riguarda la fase difensiva. Non abbiamo concesso quasi nulla e ci fa molto bene. Giochiamo sempre meglio, siamo riusciti a “trasferire” la nostra mentalità vincente anche ai nuovi arrivati. Questo fa la differenza. La squadra mentalmente si è sbloccata, ci è voluto un attimo, ma tutti insieme si riesce a superare qualsiasi difficoltà, proprio come è accaduto oggi. Personalmente sono contento di essere rientrato, anche se non ho visto molti palloni. Ho rincorso spesso gli avversari ed è stato importante poter aiutare in questo modo i miei compagni. Mi sento bene, il muscolo infortunato ha tenuto bene e ne sono contento». 

Entusiasta anche mister Croci Torti, che ha sottolineato le differenze rispetto al match d’enorme sofferenza del St.Jakob (comunque vinto dai bianconeri).
«Nella prima partita ci avevano preso a pallonate, oggi posso dire tranquillamente che la nostra squadra ha giocato con tanta, tanta intelligenza. Non dovevamo lasciare spazi. Loro sono molto forti fisicamente, ma noi alla fine l’abbiamo spuntata. Il piano partita ha funzionato. Adesso ci aspetta un bel trittico con San Gallo, YB e Lucerna, queste due vittorie casalinghe ci hanno fatto molto bene. Sono tre partite che non subiamo reti, una bella soddisfazione per tutti noi. Valenzuela? La partita precedente non si era visto molto, oggi ha mostrato molto coraggio. Mi ha ripagato con tanta continuità».

Il tecnico è poi stato sollecito su alcuni singoli e sull’ingresso di Hajdari al 28’ per Daprelà. «La strategia era chiara, fino a lì era tutto ok. Non ho voluto stravolgere il pacchetto difensivo, continuando così e dando fiducia al giovane Hajdari, che già in Israele aveva fatto bene. Mai? È sicuramente in crescendo ed è un altro giovane interessante. Ha giocato molto bene, ma non avevo dubbi su di lui, ci voleva solo pazienza. Bislimi? È un giocatore arrivato dallo Sciaffusa e che personalmente ho voluto fortemente. Si trova bene con Sabbatini e Doumbia. È una certezza».