LONDRAVialli, la speranza fino all’ultimo

LONDRA - L’ultimo messaggio, quello che aveva fatto tremare un po’ tutti, è datato 14 dicembre. Quel giorno Gianluca Vialli aveva comunicato al mondo - seppur in modo edulcorato - di essere nuovamente di fronte a una montagna da scalare. 

"Al termine di una lunga e difficoltosa ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri - aveva scritto approfittando dei canali ufficiali della federazione italiana - L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psicofisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio".

La determinazione e la positività sempre mostrate avevano fatto sperare che davvero lo “spero in modo temporaneo” non fosse solo un modo di dire. Una frase buttata là per garantirsi un po’ di tranquillità. Gli eventi dei giorni seguenti, con i viaggi a Londra di mamma, fratelli e amici, la vicinanza mostrata dai tifosi di ogni fede e le voci che man mano si facevano sempre meno positive, hanno in ogni caso raccontato una realtà diversa, drammatica. Una realtà che si è compiuta con la notizia che ha fatto calare un velo di tristezza su un giorno di festa.