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SENZA TRUCCO SENZA ING…ARNO«Constantin in panca? Non una buona notizia per il Lugano»

01.03.23 - 09:00
«Sion-Lugano? In campionato non ci sarebbe storia»
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«Constantin in panca? Non una buona notizia per il Lugano»
«Sion-Lugano? In campionato non ci sarebbe storia»
Arno Rossini: «Per 45’ il Lugano ha maltrattato il Basilea. Il Sion però…».
01.03.2023

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Diciamoci la verità, la scelta di Christian Constantin di mettere da parte Fabio Celestini e di tornare in pista non ha sorpreso nessuno. Il mix tra risultati scadenti portati dall'allenatore e manie di protagonismo del presidente lasciavano infatti presagire un rapido cambio sulla panchina del Sion. Analizzare ora la scelta del dirigente non ha in ogni caso più senso; ha invece senso cercare di capire se con questa mossa i vallesani hanno guadagnato competitività.

«Il cambio, la scossa che porterà, non è certo una buona notizia per Lugano, oggi avversario in Coppa Svizzera - è intervenuto Arno Rossini - I bianconeri di quest'anno sono migliori dei biancorossi, è innegabile. Hanno un'identità precisa, giocano bene, hanno uomini di grande qualità… una prova l'hanno data proprio la scorsa domenica, quando nel primo tempo hanno maltrattato il Basilea. Quei 45 minuti sono stati da grande squadra. In coppa, con Constantin in panchina, il Sion è però un pessimo cliente. Soprattutto quando può esibirsi davanti al suo pubblico».

Non si può scommettere contro?
«Si stesse parlando di campionato, per me non ci sarebbe storia. Il torneo a eliminazione è tuttavia tutto un altro affare. Per quelle partite al Tourbillon vanno anche 30’000 persone…».

Sulla carta, il Sion i “nomi” li ha.
«Se in Vallese non ci fosse tanta confusione, se il club non fosse accompagnato da quella fretta che è sempre cattiva consigliera, allora quella biancorossa andrebbe considerata come una buonissima squadra. Con molte individualità di spicco. Pensate, per esempio, solo a Balotelli, uno che messo in un altro contesto, in un gruppo stabile, in una squadra con un gioco ben strutturato, potrebbe tranquillamente fare 20-25 gol all'anno». 

Le grandi…
«Sì, penso allo Young Boys, ma penso pure allo stesso Lugano. A Cornaredo l’attaccante italiano sarebbe un bomber di primissimo livello. Irrequieto com'è, in una realtà nervosa come quella di Sion spreca invece talento ed energie e raramente lascia il segno. In fondo questa è la maledizione della società guidata da Constantin, che ha un grande potenziale ma che, per colpa, lo fa vedere molto poco. Per quello, negli anni, in campionato (dove la costanza è l’aspetto più importante) spesso ha deluso. È più da fiammate, è quindi perfetta per la coppa, dove serve riuscire a dare tutto in 90 minuti».

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