«Si deve fare un grosso sforzo per pensare che il Sion riesca a sorprendere questo Lugano»
Arno Rossini: «L’YB continua a non essere convincente. Il campionato potrebbe decidersi a Berna».
LUGANO - Chiusa la stagione con un incredibile quanto meritato secondo posto, figlio soprattutto dell'accelerazione finale, il Lugano ha di fronte a sé un periodo insieme eccitante e stressantissimo. Da qui a fine maggio almeno, ogni settimana giocherà infatti quasi una finale. Cominciando dal prossimo sabato, quando al Tourbillon contenderà al Sion l'accesso all'ultimo atto di Coppa Svizzera.
«Sul piano tecnico non c'è partita - è intervenuto Arno Rossini - guardando gli undici, anzi i diciotto a disposizione dei due allenatori, quelli che possono entrare in campo, il Lugano è infatti nettamente più forte dei vallesani».
Il Sion giocherà in casa.
«Sì, davanti ad almeno quindicimila spettatori, che si faranno sentire. Secondo me, in situazioni del genere i bianconeri però si caricano. Quando c'è il giusto ambiente, c'è tensione, c'è un grande pubblico, sanno dare il massimo».
I biancorossi hanno una grande tradizione in coppa.
«È vero, e un presidente che al trofeo tiene tantissimo e che secondo me, per il passaggio del turno, offrirà un premio ricco ai suoi giocatori. La voglia, il carisma e l'ambizione di Constantin non scenderanno in ogni caso in campo: alla fine la partita se la giocheranno i calciatori. E quelli del Lugano sono realmente di un altro livello».
I bianconeri hanno quindi tutto da perdere?
«Questo sì, lo possiamo dire. Tenuto conto di tutto, seppur nel calcio le sorprese non mancano e ogni partita fa storia a sé, si deve comunque fare un grosso sforzo per pensare che il Sion riesca a sorprendere questo Lugano».
La settimana seguente i ticinesi cominceranno il Championship Group ospitando il San Gallo.
«Ecco, quella è un’altra delle finali che Steffen e compagni giocheranno nella speranza di continuare a sognare».
Vincendo a Winterthur lo scorso weekend lo Young Boys ha però dato una bella botta al campionato.
«Quel risultato è stato estremamente pesante in favore dei gialloneri, che però continuano a non essere convincenti. Hanno un grande vantaggio, è innegabile, ma non stanno bene quanto il Lugano. Se non ci saranno sorprese, il campionato potrebbe decidersi la settimana dopo, quando ci sarà lo scontro diretto a Berna. Se in quell’occasione i bianconeri non riusciranno a imporsi, ecco che la possibilità di rientrare diverrà pari a zero. Qualora invece riuscissero a fare il colpaccio… È comunque sicuro che ci aspetta un mese di grandissima passione, nella speranza che i ragazzi di Mattia Croci-Torti riescano a fare il loro dovere a Sion, così da garantirsi una partita in più a giugno, quella della finale di Coppa Svizzera».