«A Yverdon non possiamo peccare di arroganza»

LUGANO - Il viaggio in campionato del Lugano ripartirà domenica pomeriggio da Yverdon, dove la missione dei bianconeri è quella di vincere per mantenere il primato in classifica (attualmente in coabitazione con Zurigo e Lucerna). Un incontro al quale non parteciperanno gli infortunati Belhadj, Valenzuela, Vladi e Zanotti. Proprio a proposito di quest'ultimo, i cui tempi di recupero non sono ancora noti con esattezza, Mattia Croci-Torti si è espresso così nella consueta conferenza stampa pre-partita. «Ho visto il video del suo infortunio e sul momento mi sono preoccupato. Quando giochi così tante partite, cinque-sei settimane di stop ti fanno saltare 12-14 partite. Ad oggi, sembrerebbe solo un grande spavento e se così fosse direi bene... Perché dalla TV sembrava molto più grave».

Fra campionato e Conference League, per i ticinesi inizia un bel tour de force: «Puntiamo a fare il meglio possibile dappertutto. Sappiamo che con la rosa a disposizione abbiamo gli argomenti per fare bene ovunque. Da parte mia cercherò di ruotare al meglio i giocatori così da mettere in campo ogni sera una squadra pronta al 100%. Ad ogni modo, se il Lugano pensa di andare a Yverdon per disputare una partita semplice si sbaglia di grosso, non possiamo peccare di arroganza. Se porteremo a casa i tre punti è perché li avremo sudati...».

Che partita dobbiamo aspettarci? «L'Yverdon è molto pericoloso in casa. Mangiarratti è un allenatore estremamente valido. Ha fatto bene a Vaduz, ha ottenuto una salvezza tranquilla l'anno scorso e quest'anno in casa ha battuto avversari importanti, l'ultimo dei quali il San Gallo. Hanno nove giocatori che sono stati chiamati dalle rispettive nazionali, motivo per il quale non ha assolutamente una squadra da buttare».

Per Mattia Croci-Torti quella di domenica sarà la 150esima partita sulla panchina del Lugano. Il Mister momò si vede per altre 150 partite sulla medesima panchina? «Poter allenare il Lugano è una fortuna e io ho questa fortuna ogni giorno. Faccio fatica a vedermi su un'altra panchina... Siamo ambiziosi, speriamo di esserlo sempre».