Dopo aver tenuto testa ai Tori per 40’, i bianconeri sono colati a picco nell’ultima frazione perdendo 6-2.
La banda di Chris McSorley ha pagato le troppe penalità incassate, spianando la strada per i gol decisivi degli svizzero centrali.
LUGANO - Nemmeno in gara-2 il Lugano è riuscito a imporsi sullo Zugo, ora in vantaggio per 2-0 nella serie. In un match giocato alla pari per le prime due frazioni, i Tori hanno preso il largo nel terzo periodo, dilagando nel finale (2-6 il risultato finale).
Il primo tempo non ha sorriso al complesso di Chris McSorley, il cui iniziale operato in fase offensiva ha lasciato a desiderare. I bianconeri hanno infatti faticato a giungere con pericolosità dalle parti di Genoni, mentre lo Zugo ha provocato grosse inquietudini – anche se esigue – alla retroguardia locale. Aiutato in un’occasione da un ferro, Schlegel si è rivelato attento sventando un paio di minacce, ma nulla ha potuto di fronte a Zehnder a 16’03”. Il numero 12 dei Tori ha sfruttato al meglio l’iniziativa del compagno Herzog, che ha creato scompiglio aggirando la porta prima di servire il passaggio decisivo.
È stato un Lugano decisamente più votato all’attacco quello sceso in pista nel periodo centrale. Subito un backhand di Carr, infrantosi sul palo, ha delineato l’atteggiamento offensivo adottato da Arcobello e soci. Genoni ha dunque dovuto sporcarsi i guantoni a più riprese, malgrado anche questa sera si sia dimostrato una diga pressoché invalicabile. Per abbatterla è stata necessaria una violenta conclusione di Alatalo, che il portiere zughese non ha saputo trattenere concedendo così il rebound a Morini, capace di insaccare e pareggiare i conti in powerplay (36’50”).
L’unica nota stonata in un secondo periodo interpretato alla perfezione, sono state le due ravvicinate penalità incassate poco prima della sirena. Iniziando l’ultima frazione in 3c5, la formazione sottocenerina non ha saputo opporsi allo straripante cinismo dei Tori, autori di un fulminante uno-due che inevitabilmente ha imposto alla sfida una direzione chiara. Dopo soli 35” dall’avvio del periodo, Djoos ha portato nuovamente avanti i suoi approfittando del doppio powerplay, e, poco meno di 1’ più tardi, Herzog ha sfruttato la seguente situazione di 5c4 per infilare il 3-1. Tra le due reti, Lander ha avuto il tempo di colpire pure un palo. Il momento imperioso dello Zugo ha mandato in cortocircuito il macchinario bianconero, che ha smesso nervosamente di funzionare nei minuti seguenti. Quattro penalità e altre due reti subite – una da Zehnder, a 47’28”, e l’altra da Hofmann, a 50’06” – sono state le conseguenze del blackout sottocenerino. Le segnature di Arcobello (55’40”) e Allenspach (59’47”) nel finale non hanno cambiato la sostanza della sfida, conclusasi con una sonora sconfitta per il Lugano.
Chiesa e compagni dovranno imperativamente provare a invertire la rotta martedì alla Bossard Arena, altrimenti la serie potrebbe avere il destino segnato.
LUGANO-ZUGO 2-6 (0-1; 1-0; 1-5)
Reti: 16’03” Zehnder (Herzog) 0-1; 36’50” Morini (Alatalo) 1-1; 40’35” Djoos (Kovar) 1-2; 41’34” Herzog (Simion) 1-3; 47’28” Zehnder 1-4; 50’06” Hofmann 1-5; 55’40” Arcobello (Carr, Loeffel) 2-5; 59’47” Allenspach (Leuenberger) 2-6.
LUGANO: Schlegel; Müller, Loeffel; Riva, Alatalo; Guerra, Chiesa; Wolf, Traber; Prince, Arcobello, Fazzini; Abdelkader, Thürkauf, Carr; Herren, Herburger, Bertaggia; Stoffel, Morini, Vedova.
Penalità: Lugano 9x2’ + 1x10’; Zugo 5x2’.
Note: Cornèr Arena, 6’195 spettatori; Arbitri: Stricker, Tscherrig, Steenstra, Burgy.