Luca Gianinazzi è intervenuto alla vigilia di gara-1 dei quarti che si giocherà domani sul ghiaccio del Friborgo
«Questi giorni ci hanno fatto bene, non è perché abbiamo vinto con l'Ambrì che il compito che ci attende sarà più facile»
LUGANO - Ormai ci siamo, fra poche ore scatteranno i quarti di finale dei playoff, nei quali il Lugano incrocerà i bastoni con il Gottéron. Nessuna paura in casa bianconera, solo tanta voglia di prolungare il più possibile la stagione.
«È il momento più bello dell'anno e non vediamo l'ora di domani - le parole di Luca Gianinazzi - Le provocazioni che ci saranno? Si tratta pur sempre di hockey e il gioco non cambia. Tutti sono coscienti che l'intensità e la posta in palio si alzano, ma adesso è il momento in cui si può vincere qualcosa».
La serie con l'Ambrì cos'ha lasciato? «Soprattutto gara-1, è stata una lezione negativa. Difensivamente non siamo stati all'altezza. Quello che ci teniamo stretto è il carattere del ritorno, dove abbiamo cambiato registro: mi è piaciuta la solidità difensiva, lo spirito di sacrifico e il fatto di aver bloccato tanti tiri. Tornando a gara-1, la partita di Ambrì ci ha fatto capire che nei playoff tutto resta aperto anche se sei sotto per 4-0».
Friborgo favorito? «Sicuramente se guardiamo i punti fatti da loro in regular season e la costanza che hanno avuto sull'arco della stagione, penso che nessuno possa obiettare qualcosa sul fatto che siano i favoriti. Ad ogni modo, quando inizia la prima partita non interessa più a nessuno chi è favorito. Serviranno le migliori prestazioni per avere della chance, questo lo sappiamo. Questi giorni ci hanno fatto bene, non è perché abbiamo vinto con l'Ambrì che il compito che ci attende sarà più semplice».