In biancoblù, il ceco spera di potersi rilanciare in ottica NHL
Un giorno o un anno: quanto rimarrà in Leventina?
AMBRÌ - LA NHL in testa, l’Ambrì nel cuore. Questo è Dominik Kubalik, campione maturato in quel serbatoio di talento che è la Repubblica Ceca, esploso (definitivamente) in Leventina nel biennio 2017-2019 e, per un lustro, riuscito a giocare da protagonista oltreoceano.
E quando l’avventura nel più importante campionato del mondo si è interrotta, ecco che il primo pensiero, per giocare ad alto livello, è stato per i leventinesi.
«Fuori dalla NHL, l’Ambrì è sempre stata la prima opzione per Dominik - ci ha spiegato Jiri Hamal, che del 29enne attaccante nativo di Plzen è l’agente - Lì conosce le persone, l’ambiente, si sente a casa insomma. È il posto dove voleva andare, è la squadra nella quale voleva giocare. In biancoblù non incontrerà difficoltà, sa che potrà rendere subito al massimo. Per questo, una volta saputo che c'era la possibilità di tornare nel suo vecchio club, le offerte dalla Repubblica Ceca, pur ricche, non le ha prese in considerazione. E neppure troppo le altre provenienti dalla Svizzera».
Fino al 15 dicembre, quando scadrà la clausola di uscita per la NHL, Kubalik vivrà con le valigie in mano.
«La sua intenzione è quella di giocare in NHL. Lo vuole fortemente. Lo sanno tutti. Nei mesi passati ha lavorato tanto per guadagnarsi nuovamente il posto nel roster di una squadra statunitense o canadese. E anche adesso quello che fa è in funzione di un suo possibile ritorno».
Ad Ambrì stanno vivendo una sorta di lockout: hanno la star NHL ma non sanno per quanto potranno trattenerla.
«È una win-win situation. Per Kubalik, che può scendere sul ghiaccio con continuità e, dunque, farsi trovare pronto per un’eventuale chiamata, ma anche per l’Ambrì, che ha in rosa un gran giocatore».
“Pazientasse fino a settembre-ottobre, Qualche buona opportunità salterebbe fuori”, si diceva ad agosto. I tifosi biancoblù sono quindi destinati a godere per breve tempo?
«È difficile da dire. Guardando indietro, anche luglio sembrava un mese buono per un contratto. Poi è arrivato agosto, siamo a settembre… Rimanere così a lungo senza contratto è una situazione nuova, inaspettata. Il tutto è in ogni caso costantemente in evoluzione. Quel che posso dire è che, per il momento, Dominik è ad Ambrì ed è felice di esserci. Conta questo».