Battendo l’Ajoie, il Lugano si è portato a -2 dalle Aquile. Ambrì nono e in piena bagarre per i play-in.
LUGANO/AMBRÌ - La vittoria del Lugano colta domenica sull’Ajoie per 2-0 è soltanto un piccolissimo cerotto alla situazione, quasi irreversibile se si parla di play-in, del Lugano. A meno di qualcosa di clamoroso, con quattro punti dal decimo posto, e con ancora due incontri da disputare, i bianconeri di Krupp sono ormai tagliati fuori dal ballo con vista sul titolo. Manca soltanto la matematica a certificare il “disastro” dell’HCL. Il ko di Losanna arrivato venerdì a una manciata di secondi dalla terza sirena ha infatti praticamente cancellato ogni speranza di agguantare in extremis la top-10. La rimonta, viste le tante squadre davanti, oltre al fatto che Bienne e Aquile hanno una partita in meno, avrebbe come detto dell’incredibile. Anzi, un eventuale successo dei seelanders domani a Friborgo metterebbe già la parola fine.
Nella settimana alle porte la priorità di Fazzini e compagni sarà dunque una: superare il Ginevra – avversario giovedì a Les Vernets in uno scontro che promette scintille – per chiudere al più presto una stagione fallimentare su cui a bocce ferme bisognerà chinarsi seriamente con decisioni drastiche se necessario e perché no optando per un repulisti generale.
Dal canto suo l’Ambrì ha archiviato la sua settimana con sei punti in tre partite. Un buon bottino, senza dubbio, ma che non permette ancora alla squadra di Luca Cereda di dormire sonni tranquilli, nonostante il ko del Rappi subito ieri a Kloten abbia fatto abbozzare un sorriso ai leventinesi. La situazione attorno alla riga resta rovente più che mai, anche se le solide prestazioni offerte contro Davos e Bienne lasciano ben sperare il popolo biancoblù. Le sfide contro Berna (giovedì in casa) e Friborgo (sabato in trasferta) ci diranno se la stagione di Kubalik e compagni si prolungherà ulteriormente...
In National League sarà dunque una settimana sconsigliata ai deboli di cuore...