Squalifiche, addii e paternità: quest'anno la MotoGP ha offerto anche molto altro.
ARAGON - dal nostro corrispondente, Leonardo Villanova
Sarà l’estate torrida che ha fatto saltare gli schemi, ma un agosto così pazzo la MotoGP non lo viveva da un pezzo, tra ritiri – annunciati ma pur sempre “dolorosi” -, sospensioni che neanche a scuola, rotture di contratti, addii di sponsor, cambi di proprietà e di squadra, promozioni, meritate e non, e possibili ritorni. E vogliamo farci mancare anche l’annuncio della prossima natività di Valentino Rossi e la fidanzata Maria Sofia Novello, che a febbraio-marzo del prossimo anno diventeranno genitori di una bambina? Insomma, non ci si è annoiati affatto e questi giorni che chiudono il mese, mentre il carrozzone a due ruote attraversa la Manica per il primo appuntamento inglese post-Brexit, promettono di regalarci ancora qualche colpo di scena.
Sospeso e poi licenziato (anche se con un accordo consenziente) dalla Yamaha, Maverick Viñales la prossima settimana nei test di Misano Adriatico salirà finalmente sull’Aprilia con la quale dal 2022 correrà in pianta stabile. Ma visto che il divorzio con Iwata è arrivato con un anticipo inaspettato e imprevedibile, questi mesi a Noale serviranno come la manna dal cielo per permettere un più rapido affiatamento tra Mav e la RS-GP, con il pilota spagnolo che voci di corridoio danno già in pista nel GP di Aragon usufruendo una delle sei wild-card a disposizione della casa italiana.
Il GP che in questi anni è stato feudo incontrastato di Marc Marquez dovrebbe anche essere il luogo dei grandi rientri e novità. Perché dopo avere saltato le ultime tre gare in seguito all’operazione al ginocchio sinistro effettuata dopo il GP di Germania, Aragon dovrebbe segnare il ritorno nel paddock di Franco Morbidelli (non ce la facesse, se ne riparlerà la settimana dopo a Misano), il quale si fermerà solo per un breve saluto nel garage del team Petronas, prima di spostare tute caschi e stivali nel suo nuovo ufficio nel camion della Yamaha ufficiale con la quale correrà anche il prossimo anno ritrovando come compagno Fabio Quartararo.
E, contemporaneamente, ecco che Andrea Dovizioso potrebbe fare il suo ritorno nel paddock per un “allenamento” di sei gare in vista di un 2022 a tempo pieno con i colori del team satellite Yamaha: una delle conditio sine qua non che Dovi ha posto in una trattativa che dovrebbe concludersi proprio in questi giorn a Silverstone, è quello di avere anche lui a diposizione una M1 “Spec A” ufficiale.
Per un Rossi che smetterà, e aspettando la fioritura definitiva di Francesco Bagnaia, due ottimi motivi per non distogliere l’attenzione dalla pista.