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MOTOGP«Dopo la sua morte ho pensato di smettere, per me era come il mio fratellino»

15.03.22 - 19:00
Maverick Viñales ha ripercorso i giorni in cui ha dovuto fare i conti con il decesso di suo cugino Dean Berta Viñales.
keystone-sda.ch / STR (NOUSHAD THEKKAYIL)
«Dopo la sua morte ho pensato di smettere, per me era come il mio fratellino»
Maverick Viñales ha ripercorso i giorni in cui ha dovuto fare i conti con il decesso di suo cugino Dean Berta Viñales.
Il pilota spagnolo: «Mi sono preso cura di lui e ho finanziato la sua carriera».
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FIGUERES - In seguito al decesso di suo cugino Dean Berta Viñales - morto in pista a soli 15 anni lo scorso anno, durante una gara di SuperSport 300 - Maverick Viñales aveva pensato di appendere prematuramente il casco al chiodo. «Quando è successo mi sono chiesto perché stavo correndo, ho pensato di smettere», sono state le sue parole riportate da Moto.it". «Per me era come il mio fratellino, mi sono preso cura di lui e ho finanziato la sua carriera. Se per esempio decidevo di comprarmi una moto, ne prendevo una anche per lui di modo che potevamo allenarci in piedi. È stato terribile e mi sono chiesto a lungo e con insistenza se valesse la pena andare avanti. Per quale ragione avrei dovuto continuare».

Il pilota 27enne è stato però aiutato soprattutto da sua moglie Raquel... «Ero devastato, era a due passi da me e mi ha detto che non era colpa mia. Non è stata colpa di nessuno, la vita è così e a volte è molto difficile. Mia moglie mi ha poi chiesto quale fosse il mio obiettivo e le ho risposto che voglio essere campione del mondo. È stato il mio sogno sin da quando ero bambino e voglio che accada. Secondo lei è il mio destino. È stato comunque un periodo molto difficile per me, ma ho imparato molto sulla famiglia. Come essere forti e come lottare per i propri sogni».

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