A Spielberg Leclerc è stato più veloce in tutte le condizioni. Weekend liscio, ma non liscissimo….
Charles in Austria ha ritrovato il sorriso, ma per la Ferrari (arrosto quella di Sainz) non è andato tutto bene. Per puntare al titolo servono affidabilità e un “all-in”.
SPIELBERG - La Ferrari è tornata e non vuole più andare via. Due vittorie di fila, la seconda finalmente con il pilota giusto, tengono vivo il sogno Mondiale, anzi per non fare arrabbiare Binotto il doppio sogno Mondiale, perché lui pensa anche al titolo Costruttori oltre che a quello Piloti.
Il campionato 1 è arrivato a metà stagione, nel calcio Verstappen e la Red Bull sarebbero i campioni d’inverno, in Formula 1 sono soltanto i favoriti. La domanda di mezza estate però è un’altra: questa Ferrari può conquistare il Mondiale? La risposta è sì… se però… E qui entra in gioco soprattutto il fattore affidabilità. La SF 75 oggi è probabilmente la miglior monoposto in pista, sembra anche aver recuperato sul piano della velocità dove nelle prime gare pagava un po’ rispetto alla Red Bull. Il problema è la fragilità di alcuni elementi. Non sempre gli stessi ci raccontano da Maranello. Le rotture di Leclerc a Baku e a Barcellona e quelle di Sainz a Barcellona e in Austria sono più di un campanello d’allarme.
Charles ha già pagato penalità montando in Canada la quarta unità stagionale, Carlos molto probabilmente dovrà farlo in Francia. La corsa mondiale della Ferrari è una corsa a ostacoli. Verstappen corre i cento metri piani, Leclerc i 110 a ostacoli. In Austria Charles è stato più veloce in tutte le condizioni, ma alla fine ha avuto paura per un pedale del gas un po’ dispettoso. Ha avuto un weekend liscio, ma non liscissimo. Un weekend Ferrarelle se stessimo parlando di acque minerali. Gli è andato tutto bene, ma non benissimo. Se Sainz non lo avesse attaccato durante la Sprint forse avrebbe potuto superare Max anche sabato e guadagnare altri due punti. Se la Ferrari di Sainz non fosse andata arrosto la doppietta Rossa gli avrebbe fatto guadagnare altri sei punti su Max. Non tutto è andato liscio, ma visto come era andata le ultime volte, si capisce chiaramente perché Leclerc ha ritrovato il sorriso.
A questo punto per puntare al titolo la Ferrari deve lavorare sull’affidabilità e puntare tutto su Charles. Il ritiro di Carlos dovrebbe aver aiutato a prendere una decisione dolorosa, ma necessaria. In casa Red Bull non si pongono il problema, se c’è da sacrificare Perez, lo si sacrifica. La Ferrari deve ragionare così se vuole provarci fino in fondo. Perché diciamocelo, sarebbe già un bel risultato arrivare a giocarsi il titolo fino all’ultima gara di questo campionato infinito. Una volta quando si perdeva il titolo all’ultima gara si istruivano dei processi, si cacciava della gente, ma oggi sarebbe un grandissimo successo. In tempi di carestia un tozzo di pane e un bicchier d’acqua sono meglio di caviale e champagne.