Tante incognite attorno alla Cina. Forse ci si evita una nuova doppietta
Un po' di Schumi, il dubbio Red Bull, la pandemia: Shanghai è tutto questo
SHANGHAI - La Formula 1 torna in Cina dopo quattro anni di assenza e sblocca subito un ricordo. Shanghai fa tornare in mente l’ultima gioia di Michael Schumacher, la 91esima della carriera e la 72esima con la Ferrari. Era il 1. ottobre del 2006 e Schumi, solo sesto al via, chiuse davanti ad Alonso e a Fisichella con una grande vittoria di strategia che gli permise di appaiare Fernando in testa alla classifica, sognando il suo ottavo Mondiale. Questo almeno fino alla gara successiva in Giappone quando, a 17 giri dalla fine, il suo motore andò in fumo. Ma questi sono solo ricordi, riaffiorati dal ritorno in Cina dove non si corre dal 2019 e dove Max Verstappen non ha mai vinto, anche perché nell’era Red Bull la Formula 1 ha girato al largo dal Paese asiatico, troppo coinvolto nella pandemia.
Il ritorno sulla via della Seta ci introduce al primo weekend Sprint della stagione, con il debutto della nuova formula che prevede le qualifiche per la Sprint venerdì, la mini gara su 19 giri sabato mattina (saranno le 5 in Europa) e qualifiche per la gara vera e propria quattro ore dopo. Domenica mattina, poi (alle 9 europee), ecco il Gran Premio. Si è voluto mettere tutto ordinatamente in fila con il rischio che nella prima sfida i piloti decidano di prendere pochi rischi, per non compromettere con un incidente le qualifiche vere e quindi la gara che distribuisce poi il bottino di punti più importante. Vedremo come andrà.
Siamo al quarto anno delle Sprint e Liberty Media è ancora alla ricerca della formula perfetta (che non è certo quella del motomondiale con una prova a weekend). Anche in questo 2024 le Sprint resteranno sei e dopo la Cina le vedremo a Miami, Zeltweg, Austin, San Paolo e Losail. Nelle dodici mini gare effettuate dal 2021, Max ha prevalso sette volte, mentre la Ferrari non ne ha ancora vinta neppure una. E questo dato di riporta alla realtà. Perché la domanda resta sempre quella: riuscirà la Rossa a dare fastidio alla Red Bull, oppure l’Australia resterà un caso isolato? Finora abbiamo assistito a tre doppiette della casa angloaustriaca e a una della scuderia di Maranello. Magari a Shanghai, dove la Ferrari ha vinto l’ultima volta nel 2013 con Alonso e la Red Bull nel 2018 con Ricciardo, non vedremo doppiette. Chissà.
Chi deve darsi una mossa è Charles Leclerc, che la scorsa settimana ha fatto in tempo a tornare in Europa per lanciare il suo nuovo business extra Formula 1, la sua linea di gelati confezionati, che ha chiamato LEC. Offrono più gusto con meno calorie. Ma Charles sa bene che adesso tocca a lui dare più gusto alla sua stagione, cominciata un po’ sottotono, soprattutto in quella che è la sua specialità, il giro veloce. In Cina avrà due cartucce da sparare. Non dovesse centrare neppure un bersaglio, si squaglierebbe anche il suo gelato.